CATANIA – Respinte gran parte delle richieste della difesa, ma ci sarà il confronto tra due imputati e verrà sentita una testimone: è la decisione dei giudici del processo sulla sparatoria di Librino, in corso a Catania. La Corte mercoledì mattina ha sciolto la riserva sulle richieste probatorie avanzate sulla base dell’articolo 507 del codice di procedura penale, che permette l’inclusione di prove alla fine del dibattimento.
Le richieste
Sono molte le richieste avanzate dalla difesa nel corso dell’udienza di lunedì scorso: l’audizione di nonni e genitori dei fratelli Sanfilippo, l’audizione del collaboratore di giustizia Carmelo Liistro, la proiezione in aula di un video della sparatoria. Le difese hanno chiesto anche un sopralluogo sui luoghi in cui è avvenuta la sparatoria e accertamenti su una casa in via del Falcetto.
In più, un difensore ha sostenuto che tra i fratelli Sanfilippo e Davide Agatino Scuderi, tutti collaboratori di giustizia, siano state effettuate delle video chiamate mentre erano già in regime di detenzione, e ha chiesto che fossero acquisiti gli elenchi delle chiamate. Sempre sui collaboratori di giustizia, un’altra richiesta riguardava l’acquisizione delle videoregistrazioni di tutte le udienze del processo in corso.
La non ammissibilità e le motivazioni
Su tutte queste richieste la Corte ha dichiarato mercoledì mattina il non luogo a provvedere. In particolare, sull’acquisizione delle videoregistrazioni i giudici della Corte d’assise catanese hanno stabilito che la videoregistrazione è un’attività regolamentata da una norma che ancora non è entrata in vigore, dato che sarà valida dal dicembre di quest’anno.
Sulle altre richieste, i giudici hanno deciso che le richieste avanzate dai diversi difensori sono esplorative, e dunque non hanno i requisiti previsti della decisività.
In generale, dunque, la Corte d’assise ha accettato gran parte delle obiezioni mosse in aula dai pubblici ministeri alle stesse richieste dei difensori.
Le richieste accolte
Via libera dei giudici, invece, a un confronto tra due imputati poi diventati collaboratori, ovvero Davide Agatino Scuderi e Michael Agatino Sanfilippo, che verranno sentiti sulla dinamica della sparatoria e sui fatti subito successivi.
Disposta, inoltre, l’audizione di diverse persone nominate dal collaboratore Carmelo Liistro nelle sue dichiarazioni, a proposito di come di sarebbero comportati durante la sparatoria gli imputati Roberto Campisi, Carmelo Distefano, Michael e Martino Sanfilippo.
Infine, i giudici hanno disposto l’audizione della donna che avrebbe dato ospitalità a uno degli imputati in una palazzina di viale Grimaldi il giorno della sparatoria.