PALERMO – “Oggi ho firmato la mia candidatura alle elezioni europee e sono contenta e carica di responsabilità perché il Partito democratico mi dà la possibilità di partecipare a una sfida storica: quella tra il progetto di un’Europa progressista, aperta, solidale, operosa e quella invece che non saprei come definire se non alleanza sull’odio e sulla regressione. Io ci sono, sempre con il nostro Pd, e per due regioni bellissime ma piene di problemi e di ritardi. Il mio volantino ha dietro il cielo e il Mediterraneo. E questo dice già tutto. Il mio obiettivo portare l’Europa in Sicilia e in Sardegna. Cioè avvicinare quelle strutture tecnocratiche ai nostri sistemi traballanti per essere supporto e non impedimento. Gli ambiti sono quelli che mi hanno vista da sempre impegnata, quelli per cui ho scelto di dare il mio contributo in prima persona: istruzione, formazione, ambiente, sociale”. Così Mila Spicola, già componente della segreteria nazionale del Pd dopo la firma della candidatura che la vedrà concorrere alle Europee all’interno della lista Pd nella Circoscrizione Isole.
“Sono stata tra i primi promotori del Manifesto di Carlo Calenda perché volevo concentrarmi sul progetto, sui contenuti concreti, sulla visione del Pd più che sulle divisioni – continua la candidata -. Adesso ho la possibilità di raccontarli e di modularli con le persone, perché ogni campagna elettorale è l’occasione per abbracciare e ascoltare chi non ce la fa, da vicino, avvicinando l’idea astratta di Europa dell’austerity che hanno le persone comuni, specie al Sud, ai problemi quotidiani, che nelle nostre isole sono ben più pressanti e gravi che altrove. Voglio parlare dell’Europa della porta accanto. Che è tutta da ricostruire. Anche parlando la lingua della gente, che poi è la mia gente, e non è solo una questione di dialetto, ma di vicinanza, come diceva Pio La Torre. Alle persone possiamo anche chiedere sacrifici, ma dobbiamo dimostrare di averle comprese e di rappresentarne i problemi. Abbiamo fatto l’opposto, adesso basta. In questa campagna elettorale continuerò a mettere l’impegno nel dare voce alle nostre aree più in difficoltà e che, per crescere, non hanno bisogno di bugie, di illusioni o di promesse disattese da questo governo, ma hanno bisogno di protagonismo sociale, accompagnato, di risorse e dei progetti concreti accelerando la spesa non a parole ma semplificando le tecnocrazie che conosco bene da dentro”.
“L’Europa – conclude Spicola – può tanto, purché esca dall’ossessione tecnocratica e burocratica da Moloch incomprensibile e aiuti le regioni a spendere e a spendere bene: nuove strutture di accompagnamento e di accelerazione della spesa, semplificazione delle procedure, magari in italiano, ci aspetta l’attuazione della nuova programmazione 2017-2021. Per le persone non per il Moloch”.