PALERMO – La versione ufficiale è che il gruppo del Partito democratico all’Ars ha confermato il mandato dato alla segreteria regionale dalla direzione di qualche settimana fa: proporre azioni per il rilancio dell’azione di governo. Temi, riforme, ma anche nomi. Ed è proprio su chi farà parte della rosa dei nomi che il segretario Fausto Raciti proporrà per riformare la squadra che in giunta rappresenta i democratici che si concentrerà il dibattito nei prossimi giorni.
Quello che è praticamente certo è che la settimana prossima – compatibilmente con gli impegni del presidente della Regione – il segretario regionale del Pd andrà dal governatore con una lista di quattro nomi. Non prima, però, di avere avuto un confronto con la segreteria nazionale del partito. Questo, almeno, è quello che è venuto fuori dalla riunione di gruppo che c’è stata oggi all’Ars e alla quale hanno partecipato anche Raciti e il vicesegretario Mila Spicola. Tutti i parlamentari raccontano di un clima positivo, di un confronto sereno e di una volontà univoca di “fare di più”, soprattutto alla luce della manovra approvata ieri notte.
Ma in realtà, sui nomi da proporre a Crocetta c’è molta confusione. E tutto ruoterebbe attorno alla richiesta dei cuperliani, che premono per avere due assessorati. Le altre correnti del partito di maggioranza, però, nonostante il documento votato in direzione pare non siano entusiaste, considerato anche che i cuperliani hanno già la presidenza di tre commissioni parlamentari all’Ars, con Antonello Cracolici a capo della prima, Affari istituzionali, Bruno Marziano della terza, Attività produttive e Pippo Digiacomo della commissione Sanità. Sul duo che dovrebbe proporre l’area che fa capo a Cracolici e Mirello Crisafulli, nel frattempo però qualche nome si è già fatto. Per esempio quello del figlio di Pio La Torre, Franco e del deputato nazionale Marco Causi. I cuperliani però si sono affrettati a smentire, e questo perché tutti, invece, preferiscono non esporsi troppo. E ammesso che Crocetta sia disposto a mettere in giunta due cuperliani, resterebbe da capire chi “fare fuori”.
Una delle “soluzioni” che circola a taccuini chiusi potrebbe essere quella di sostituire l’assessore all’Ambiente Mariarita Sgarlata. Escludere lei dalla giunta, però, farebbe nascere un problema tra i renziani di Sicilia. Resterebbe, infatti, come unico rappresentante della provincia di Siracusa in giunta l’assessore all’Agricoltura Ezechia Reale, che però l’anno scorso è stato il candidato a sindaco del centrodestra contro l’attuale primo cittadino Giancarlo Garozzo, renziano anche lui. E allora ecco che un’altra soluzione potrebbe essere quella di sostituire il neoassessore al Lavoro (lo è solo da un paio di mesi) Giuseppe Bruno. Oppure sostituirli entrambi con il vicesegretario Pd Mila Spicola. Un’ipotesi che – almeno secondo i rumors – sarebbe circolata proprio oggi nel corso della riunione di gruppo, ma che alcuni deputati hanno smentito.
In vista di una ridiscussione di tutta la delegazione dei democratici in giunta, poi, l’Areadem guidata da Giuseppe Lupo potrebbe anche fare un altro nome per il posto di Roberto Agnello all’Economia. Questo, ovviamente, salvo ripensamenti, ma pare che l’esito della manovra approvata ieri in aula non abbia fatto impennare le sue azioni. Insomma, il Partito sarà anche unito ma la discussione è ancora tutta aperta. E, sullo sfondo, restano le ultime dichiarazioni del presidente della Regione Crocetta: “Che il Pd voglia rivedere la propria delegazione – aveva detto agli Stati generali – non significa che la azzererà. Questo lo riterrei un grosso errore”.