CATANIA – Ha consegnato la corposa relazione di fine mandato al nuovo inquilino di Palazzo degli Elefanti, gli ha fatto i doverosi auguri di buon lavoro, poi ha girato le spalle ed è andato via. Raffaele Stancanelli, dopo cinque anni di “difficile” amministrazione gravata dallo spettro del dissesto, ha lasciato le redini del Comune al nuovo primo cittadino, ha tracciato un piccolo bilancio di quanto fatto ed è sceso per lo scalone monumentale del Comune salutando tutti, amici e nemici. Lo aveva fatto già pubblicamente sulla propria pagina Facebook, l’ex primo cittadino: “Da oggi non sono più il sindaco di Catania – ha scritto il giorno dell’insediamento di Enzo Bianco. Sono stati cinque anni difficili di impegno,di lavoro, di fatica, di passione e di entusiasmo! Mi sono speso con tutte le mie energie e le mie capacità e sono orgoglioso di tutto ciò che ho potuto realizzare! Mi scuso per gli errori che ho compiuto, ma non ho mai perseguito interessi personali! Auguri di cuore Catania!”. Adesso, per incontrarlo, bisognerà andare a casa sua o nel suo studio di avvocato, in attesa di rivederlo, magari, candidato nuovamente alle prossime elezioni, che siano europee o nazionali.
Quella dell’ex sindaco è stata senza dubbio un’uscita di scena a testa alta, di chi sa di aver lavorato al meglio delle proprie possibilità, magari a volte con un pizzico di arroganza, ma sempre con l’obiettivo principale di evitare che la corazzata Catania affondasse sotto il peso dei debiti che le gestioni precedenti hanno generato. La testa alta di chi quella poltrona calda, quasi bollente, non avrebbe dovuto occuparla cinque anni fa ma lo ha fatto per spirito di servizio; la testa alta di chi ha lasciato sedili ben più comodi e remunerati per rimanere qui, a Catania, a completare il mandato elettorale e rimettersi a disposizione del giudizio dei cittadini che, come i dati hanno dimostrato, è stato impietoso.
“Non era previsto che dovessi fare il sindaco invece l’ho fatto – dice l’ex primo cittadino. Certo, la delusione non può non esserci, siamo uomini – prosegue – ma sono soddisfatto perchè anche in campagna elettorale mi sono comportato come in questi anni, senza scendere a compromessi e senza promettere ciò che non potevo mantenere”. Lascia senza rimpianti, però. “Non ne ho alcuno- spiega – perchè ho fatto il mio dovere in questi cinque anni. Il mio è stato un impegno, un servizio reso alla città e ai suoi cittadini – aggiunge – e sono a disposizione del nuovo primo cittadino per eventuali consigli o indicazioni che vorrà chiedermi”.
Se ne va, Raffaele Stancanelli. Il “sindaco di tutti”, come lui stesso si è definito in questa campagna elettorale, esce dal Palazzo una volta per tutte per non rientrarvi per molto tempo. Il suo posto, oggi, è di Enzo Bianco.
