CATANIA – Li ha accolti uno a uno i suoi supporters e simpatizzanti. Il sindaco Stancanelli ha fatto gli “onori di casa” prima di raggiungere un auditorium stracolmo, nel pomeriggio dedicato al suo rapporto alla città e definito da tanti l’apertura ufficiale della campagna elettorale. Una scommessa personale, quella del primo cittadino uscente, ma anche una sorta di autoinvestitura, dal momento che ha scelto proprio oggi, a due giorni del summit del Pdl che dovrebbe fare il punto su quale candidato guiderà la coalizione di centrodestra, per raccontare alla città quanto fatto in questi ultimi 5 anni e riconfermare la sua volontà di proseguire il lavoro avviato per la prossima sindacatura.
La convention, iniziata da qualche minuto e che lo stesso Stancanelli ha definito occasione per parlare del “progetto civico libero e forte” con cui ha in mente di ottenere il secondo mandato alla guida del Comune, ha il sapore, infatti, della prova di forza, per spingere le forze della coalizione a convergere verso il suo nome, dopo il cortese rifiuto di Salvo Pogliese, nome designato da Pino Firrarello ma mai ufficializzato.
Non lo nasconde nemmeno il diretto interessato: “Cinque anni fa, la citta’ era in ginocchio, voglio ricordare – esordisce Stancanelli. Nessuno voleva assumersi la responsabilita’ e, allora, mi fu chiesto di candidarmi. Io ho fatto il mio dovere – prosegue – e ritengo, oggi, sia doveroso da parte mia dire ai cittadini cosa abbiamo fatto, cosa posso continuare a fare e chiedere il loro appoggio. Lo chiedo a loro – aggiunge – e alle forze politiche di centrodestra che, 5 anni fa, mi chiesero di scendere in campo”. Vuole la “benedizione” di chi, fino a oggi, e’ sembrato indeciso nei suoi confronti.
“Mi auguro che i vertici del centrodestra – sottolinea – si rendano conto che e’ meglio ascoltare l’opinione pubblica, che arroccarsi su posizioni predeterminate. Io affido la mia candidabilita’ al consenso dei cittadini”.
E’ sicuro di se’ e punta sul salvataggio di Catania e sul lavoro svolto in questi 5 anni, Stancanelli, ricordando a tutti di aver evitato il dissesto finanziario: “Il bilancio del Comune – precisa – e’ serio e rigoroso, a differenza di come l’ho trovato quando mi sono insediato. Chi verra’ dopo di me, cioe’ io – sottolinea – si trovera’ i conti a posto e potra’ contare su questo”.
‘Abbiamo salvato Catania e abbiamo convinto anche il Governo che ci ha appoggiato con un decreto apposito che ci ha portato ad avere i 140 milioni di euro. Il sindaco e’ risucito a rimettere in piedi la citta’ – continua – e non solo perche’ sono arrivati i fondi. Abbiamo lavorato seriamente – dice: noi la spending review l’abbiamo iniziata nel 2008. Anche per questo non abbiamo speso soldi in comunicazione, a differenza di chi mi ha preceduto”. E poi, il primo cittadino ha elencato cio’ che ha attuato nelle partecipate, commissariandole, nel personale, riducendolo, nei costi della politica, abolendo le auto blu e riducendo lo stipendio del 30 per cento.
“Non siamo stati bravi a comunicarlo – afferma – ma lo abbiamo fatto, senza le sceneggiate di qualcun altro. Per fare il rigoroso ci vuole credibilita’, per chiedere i sacrifici – prosegue – e noi l’abbiamo conquistata e possiamo affermare che ora siamo salvi, anche se il risamento e’ ancora in atto”.
Non risparmia critiche al consiglio comunale, ovviamente riferendosi alle opposizioni, sul Prg, “Perche’ non vogliono – dice – che io porti a casa questo successo. Fanno come i bambini”.
“Devo rimanere. Devo continuare a lavorare per questa citta’ perche’ mi piace faro. Non ho interessi particolari – dichiara Stancanelli – lavoro solo per la citta’ e voglio continuare a farlo”.
Una carrelata di opere fatte, realizzate e programmate, nelle parole del sindaco che non dimentica nulla: piazze restaurate, palazzi sgomberati e viabilita’ migliorata, affondando qualche colpo verso il concorrente più temibile, l’ex sindaco Bianco, accusato di avere solo messo fiori. E infine la richiesta di investitura da parte della cittadinanza. “Sono il sindaco di tutti i catanesi – ribadisce – Sono un uomo di destra,ma sono il sindaco di tutti”.