PALERMO – Preoccupato dalle notizie che arrivano dalla Cina sul Coronavirus, ha comprato e spedito alla figlia, studentessa all’università di Tsingtao, nella provincia di Shandong, il biglietto di ritorno in Italia; ma subito dopo è arrivato lo stop dei voli verso il nostro Paese e la ragazza non è più potuta partire. Luigi Cravotta, maresciallo dei carabinieri in pensione, residente a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, è rimasto con in mano una ricevuta di 600 euro spesi per un biglietto che non sarà utilizzato. Adesso, non sa più come far rientrare la figlia.
“Dalla Farnesina – spiega – non mi hanno saputo dare una soluzione. I ragazzi sono bloccati e confinati nei loro alloggi universitari, non hanno assistenza. Mi hanno consigliato uno scalo alternativo con un volo non diretto in Italia”. Chiara è da un anno in Cina per approfondire la conoscenza della lingua. “Stiamo contattando altre famiglie siciliane nella nostra stessa situazione – dice Cravotta – Ci uniremo per andare a protestare a Roma. Il governo deve far tornare a casa i nostri figli”. (ANSA).