Potrebbero scattare denunce penali, oltre a pesanti multe, per gli oltre 900 mila italiani abbonati a piattaforme illegali per lo streaming scoperti dalla polizia di Catania la settimana scorsa. Lo ha annunciato il commissario di Agcom Massimo Capitanio, che precisamente ha parlato di conseguenze “penali ed economiche” per chi ha acquistato abbonamenti illegali. La dichiarazione del commissario è giunta a margine dell’operazione Gotha, con cui i Centri Operativi Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Catania, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale etnea, hanno sgominato un giro internazionale di contenuti illegali: un affare milionario.
Ecco le parole del Commissario dell’AGCOM Capitanio, che hanno fatto il giro del web: “Dopo l’operazione della Procura distrettuale di Catania oltre 900.000 italiani, sorpresi a guardare illegalmente contenuti a pagamento, rischiano gravi conseguenze penali ed economiche. Una rivoluzione culturale e normativa non è più rinviabile. Serve un’alleanza di sistema che rimetta al centro la tutela dei contenuti. La notizia di questa mattina ci dimostra che una via c’è”.
Dunque anche i “clienti” adesso rischiano, perché abbonandosi a piattaforme illegali di streaming, com’è ovvio, danneggiano le aziende sane che producono i contenuti, fra cui Sky e Dazn che, per trasmettere le partite di calcio, come la serie A, pagano i diritti tv. Intanto il flusso illegale delle IPTV, grazie all’operazione della polizia, è stato inibito agli utenti.
Le accuse, per i 70 indagati, i cui capi erano distribuiti sul territorio nazionale – da Catania a Roma, Napoli, Salerno e Trapani – e all’estero in Inghilterra, Germania e Tunisia, vanno dall’associazione a delinquere di carattere transnazionale finalizzata alla diffusione di palinsesti televisivi ad accesso condizionato al riciclaggio, trasferimento fraudolento di beni, sostituzione di persona e altri reati.