Stretta sui permessi alla Regione| Sindacati sul piede di guerra

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03 Dicembre 2018, 21:04

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PALERMO – Dopo gli arresti e i provvedimenti giudiziari contro i ‘furbetti del cartellino’ dell’assessorato alla Sanità, la Regione Siciliana ha dichiarato guerra agli assenteisti con una circolare dell’assessore alla Funzione pubblica Bernadette Grasso. E adesso ai sindacati tocca difendere i lavoratori. La circolare Grasso è stata accolta di buon grado delle organizzazioni sindacali che hanno trovato l’unità nella critica a un altro provvedimento, quello varato dal dirigente del dipartimento all’Energia Salvatore D’Urso.

Si tratta di un atto nel quale si annuncia che “non saranno più concessi permessi di alcun genere, ad eccezione di quelli di servizio esterno o per la partecipazione autorizzata ai corsi di formazione e aggiornamento”. Il provvedimento, inoltre, prevede per i dipendenti che dimentichino il badge l’impossibilità di regolarizzare la presenza attraverso una dichiarazione: scatterà, infatti, automaticamente il congedo ordinario d’ufficio.

La reazione dei rappresentanti dei dipendenti regionali così è stata unitaria. I sindacati confederali, Cisl Fp, Cgil Funzione Pubblica e Uil Fpl hanno chiesto seccamente la revoca immediata del provvedimento e un incontro urgente per riportare il tema “nell’alveo delle corrette relazioni sindacali e delle normative vigenti”. Sono stati più duri, invece, i sindacati autonomi, Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl. Questi hanno espresso il loro disappunto per un “nuovo clima di ‘caccia alle streghe'” in cui “alcuni dirigenti – così hanno scritto in una nota – calpestando ogni elementare principio di legittimità e rispetto dei contratti di lavoro, vorrebbero disporre nuove regole ingiustificatamente e soprattutto inutilmente restrittive”. Per questo le sigle autonome hanno chiesto al governo di intervenire per far revocare l’atto.

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