PALERMO – Erano circa in quaranta gli studenti che hanno partecipato all’ occupazione, promossa dalla Run, dell’aula in cui si riunisce il cda dell’Ersu in viale delle Scienze. Sul tavolo del dibattito c’era la richiesta di risposte certe in merito all’erogazione della seconda rata delle borse di studio dell’anno accademico 2012/2013.
“La situazione non è semplice come può sembrare – ha chiarito Ernesto Bruno, dirigente coordinatore dell’Ersu -. Il problema che oggi ci troviamo ad affrontare risale a quindici giorni fa e riguarda l’erogazione delle borse di studio 2012/2013 riguardanti esclusivamente gli iscritti al secondo anno o ad anni successivi. Alla base della questione c’è l’incertezza che fino allo scorso 24 di giugno pendeva sulla possibilità di reperire o meno questi fondi per le borse di studio che, secondo bando dell’ Ersu, dovranno essere erogate agli studenti entro il 31 di questo mese”.
Risale infatti al 24 di giugno la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei dati riguardanti i fondi del Ministero dell’Istruzione destinati alle borse di studio. Comunicazione, almeno in teoria, estremamente positiva dato che per quest’anno la cifra complessiva per la regione Sicilia si è spostata dai nove milioni di euro del 2011 agli attuali ventiquattro.
Nonostante tutto però rimane un dato di fatto: l’Ersu ha a disposizione, almeno formalmente, meno di una settimana per erogare le borse di studio. I relativi fondi però, allo stato attuale, non ci sono. Anche la data fissata dal bando tra l’altro, come precisato dallo stesso Bruno, “è più che altro indicativa e molto probabilmente non sarà rispettata”.
“Virtualmente però i fondi ci sarebbero – ha spiegato ancora Bruno -. Questo perché l’Ersu ha una duplice possibilità per provvedere al pagamento: da un lato quella di ottenere i fondi dall’Università degli Studi di Palermo sulla base della tassa sul diritto allo studio dei quali i principali finanziatori sono gli stessi studenti, dall’altro invece ottenere l’ingente somma di denaro che dovrebbe provenire dai fondi Miur per l’università”. Per quanto riguarda la prima alternativa “ad oggi, nonostante due solleciti formali, non abbiamo avuto alcuna risposta certa – ha spiegato ancora il dirigente coordinatore – , cosa che ci porterà a fare un ulteriore sollecito nell’immediato futuro ed eventualmente altri atti che formalmente ci sono consentiti”.
Per quanto riguarda i fondi ministeriali invece “la pubblicazione sulla Gazzetta di qualche giorno fa e il nostro comunicato stampa di ieri volevano trasmettere ai ragazzi il messaggio che la situazione è cambiata e che non devono perdere le speranze perché, anche se per ora soltanto a livello virtuale, i fondi ci sono”.
La gestione del sistema delle borse di studio è stato sempre abbastanza complesso e controverso anche se “negli anni passati si è sempre cercato di essere puntuali e ad oggi possiamo dire che circa il 75% delle borse di studio dello scorso 2011/2012 è stato pagato o è in fase di pagamento. Per cercare di venire incontro alle necessità degli studenti – ha precisato ancora Bruno – stiamo utilizzando quanto rimasto nelle casse dallo scorso anno ma nonostante tutto rimarranno scoperti circa ottocentomila euro a fronte del milione e otto necessario per la copertura totale. Va ricordato tra l’altro che la borsa di studio – ha tenuto infine a precisare Bruno – non è semplicemente costituita dai soldi erogati per l’acquisto dei libri universitari ma comprende anche una serie di servizi quali pasti gratuiti e posti letto che fanno salire la quota totale”.
“Il gesto di oggi – ha spiegato Salvatore Iacono, membro del Consiglio nazionale degli studenti universitari – è stato finalizzato a comprendere quali aspettative dobbiamo nutrire verso il pagamento delle borse di studio degli iscritti al secondo anno o ad anni successivi di questo anno accademico 2012/2013. Con la riunione di oggi abbiamo ottenuto un impegno preciso da parte dell’ingegnere Bruno che ci ha detto provvederà anche formalmente con una conferenza stampa a spronare l’Università degli studi e il Rettore per l’ottenimento dei fondi. Non possiamo ancora dirci soddisfatti perché non abbiamo avuto alcuna data concreta ma nel frattempo non possiamo fare altro che ringraziare i millecinquecento ragazzi che hanno firmato la petizione promossa dalla Rete universitaria nazionale con la quale si è ottenuto un primo versamento da parte del rettorato di circa un milione e mezzo di euro con cui sono state pagate le borse di studio per gli iscritti al primo anno dello scorso 2011/2012. Tra le altre infine – ha concluso Iacono – rimane ancora in sospeso la questione della redistribuzione e cioè di coloro che sono rientrati tra i vincitori delle borse dell’anno scorso con lo scorrimento della graduatoria”.