"Stuprata e seviziata" Notte di orrore nel catanese LiveSicilia.it

“Stuprata e seviziata”|Notte di orrore nel Catanese

Indaga la polizia.

CALTAGIRONE – Notte di violenze e sevizie per una donna trentenne. Indaga la Polizia. Alcuni passi della denuncia presentata da una giovane donna, la notte di sabato scorso, agli uomini della Polizia di Stato di Caltagirone, conterrebbero i particolari agghiaccianti di una violenza bruta e vigliacca consumata da due uomini all’interno di un appartamento della Città della ceramica.

Stuprata e seviziata da due conoscenti all’interno di un appartamento, dove gli inquirenti sono adesso all’opera per cercare di ricostruire la vicenda verificando i fatti descritti in sede di denuncia. 

Sarebbe dovuto essere un fine settimana come quelli che a Caltagirone si trascorrono fra locali, abitudini e afa estiva. Così non è stato per una trentenne caltagironese che nella notte di sabato scorso, è stata soccorsa e portata all’Ospedale Gravina dopo essere stata violentata e seviziata da due uomini.

La donna, dopo le cure nel nosocomio cittadino, si è poi si recata presso gli uffici della Polizia di Stato per sporgere denuncia. Tutti gli accertamenti del caso sarebbero stati immediatamente attivati, sia quelli sanitari sulla vittima sia quelli sui soggetti interessati dalla vicenda. La scientifica avrebbe già compiuto i rilievi e questi sarebbero in fase di analisi nei laboratori della Polizia. Come quelli sanitari effettuati presso l’ospedale calatino. 

Alla violenza avrebbero preso parte, quindi, due uomini, sembrerebbe coetanei della vittima e anche loro di Caltagirone. 
Una sommaria e ancora perfettibile ricostruzione dei fatti, avrebbe visto la donna, amica dei due presunti stupratori, trascorrere del tempo con i due amici che poi in tarda serata, presso un’abitazione sulla quale si sono adesso concentrate le attività investigative, avrebbero dato inizio allo stupro.

Una violenza carnale perpetrata da entrambi i soggetti denunciati dalla donna, aggravata anche da sevizie inflitte alla vittima con una bottiglia di vetro. Un tempo indefinito di violenza e crudeltà che sarebbe stato raccontato dalla donna sia ai medici del Gravina che agli agenti della Polizia di Stato.   

Nulla trapela dagli inquirenti che, al momento, a garanzia sia della vittima sia degli uomini in questa fase oggetto di interrogatori e verifiche del caso, non intendono rilasciare alcuna dichiarazione. 
Le risultanze degli esami, che potrebbero giungere già in questa settimana, serviranno a chiarire molti aspetti dell’accaduto e meglio definire i contorni di questo, che se confermato, sarebbe il secondo gravissimo atto di violenza contro una donna accaduto a Caltagirone in poco meno di una settimana, dopo l’aggressione a sfondo omofobo ai danni di un’altra donna, questa volta poco più che ventenne. 


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