PALERMO – Sulla gara da oltre 150 milioni per l’assegnazione della copertura del “rischio clinico” dei medici delle Asp siciliane, le carte che arriveranno alla Procura non saranno soltanto quelle fornite dal presidente della Regione Rosario Crocetta. Perché il commissario straordinario dell’Arnas Civico di Palermo, Carmelo Pullara, ha i documenti che dimostrano come le procedure per l’assegnazione dei lotti siano state fatte “secondo la massima trasparenza e – soprattutto – , passo dopo passo, con il benestare dell’assessorato alla Sanità”. E intende inviarli non solo in procura, ma alla Corte dei Conti e anche all’assessorato.
Una cartella piena di note, delibere e notifiche è quella che Pullara ha mostrato oggi in conferenza stampa all’ospedale Civico, molte delle quali portano proprio la firma di Lucia Borsellino: prima come dirigente generale del dipartimento (quando assessore era Massimo Russo), poi come capo dell’assessorato stesso, da ottobre 2012 in poi. Pullara fornisce un resoconto cronologico dettagliato delle modalità in cui si sono svolte le procedure, tutte “fatte alla luce del sole e nel pieno rispetto delle indicazioni del governo”.
Ma, secondo il presidente Crocetta, la gara è stata “inutile e antieconomica”. Il governatore, infatti, ha denunciato come “oltre al costo esorbitante di 160 milioni di euro, i requisiti per la gara restringevano il campo ad una sola compagnia”. La Am Trust – società che si è aggiudicata il primo dei cinque lotti – secondo il presidente della Regione era legata alla società vincitrice del bando per il servizio di brokeraggio e consulenza, la Willis Italia, ma non solo (e qui entra il gioco l’azienda ospedaliera palermitana): “La scelta di centralizzare la gara – ha spiegato Crocetta – ha fatto lievitare i costi”. Ed effettivamente, anche nella relazione fatta da Pullara viene fuori che, in seguito ad approfondimenti fatti dall’assessorato e dal governatore, ci fu la richiesta di sospensione della gara per valutare la validità del modello giuridico-economico, dati che l’Arnas stessa ha poi fornito alla Regione. E così l’assessorato ha chiesto di sospendere tutto, in attesa di poter valutare l’economicità o meno di una disaggregazione della gara in una serie di gare a coppia (nello specifico, nove coppie di Asp). Le procedure vengono sospese il 25 febbraio 2013, giorno della scadenza per la presentazione delle domande, in attesa di nuove disposizioni dell’assessorato.
Nuove disposizioni che arrivano, poi, il 12 marzo. E’ allora, infatti, che l’assessore Borsellino autorizza l’azienda ad andare avanti. Le operazioni di gara, così, terminano con l’aggiudicazione provvisoria di tre lotti, passaggio che viene confermato il 9 aprile con una delibera di aggiudicazione definitiva per una spesa complessiva di circa 43 milioni di euro e di 142 milioni nel triennio. “Ma – sottolinea Pullara – con una differenza in riduzione sulla base d’asta dei tre lotti di quasi 1 milione e mezzo e una riduzione sul totale dei premi pagati in precedenza dalle Asp di quasi 9 milioni annui e di circa 27 milioni nel triennio”.
Se qualcosa non andava, quindi, l’assessorato “avrebbe avuto tutto il tempo per accorgersene”. Ma Crocetta e la Borsellino, adesso, intendono disdire la gara: la Regione, infatti, è ancora entro i termini contrattuali, che scadranno il 31 dicembre.