“Spetta alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti il compito di stabilire – senza alcuna remora e in tempi celeri – se al sindaco Cammarata è permesso calpestare i diritti acquisiti dei lavoratori e sperperare un milione e mezzo di euro dei palermitani per sanare l’evasione dei contributi dovuti ai giornalisti dell’ex ufficio stampa pur di gettare nel cestino dell’immondizia un concorso già arrivato a conclusione ma il cui esito evidentemente non è piaciuto al Palazzo”. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana interviene direttamente, per bocca del suo vicesegretario Luigi Roncisvalle, sulla questione degli Lsu all’ufficio stampa del Comune di Palermo.
“ Il sindacato – prosegue il comunicato della FNSI – ha giá presentato due denunce e aspetta risposte precise nella certezza che, specie per gli uffici stampa, anche la magistratura contabile vorrà confermare il suo impegno a indagare in tutte le direzioni e a tutti i livelli senza privilegiare alcuni filoni piuttosto che altri.
Al Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti spetta invece il compito di intervenire con tempestività, nel suo ruolo giurisdizionale, spiegando al sindaco Cammarata o a chi per lui che un giornalista non puó essere un Lsu. Un mancato o tardivo intervento dell’Ordine – conclude la nota – in questa triste e torbida vicenda sarebbe letta dai giornalisti siciliani come una vera e propria omissione”.