L'operazione antimafia che ha colpito il clan palermitano di Brancaccio ci consegna storie di ordinaria violenza. Un pregiudicato andava punito perché aveva picchiato il fratello del presunto capomafa. Un imprenditore chiese aiuto ai mafiosi per vendicare la rapina subita dal figlio.

Il proprietario di un immobile, che non pagava le bollette alla società e stava per ricevere il distacco del servizio, ha picchiato l'operaio che si è rifugiato in auto.

Il vigile, aggredito lunedì sera, racconta l’accaduto. Rimangono ignoti i motivi scatenanti del gesto compiuto da un uomo di trentasei anni, attualmente agli arresti domiciliari. Bianco solidarizza con la vittima: “Catania vince se riesce a fare rispettare le regole”.

Rei Tv l'ha intervistato.

Antonio Zambinelli, sessantasette anni e dirigente accompagnatore dell'under 14 dell'Amatori Catania racconta di essere stato aggredito da Salvatore Pezzano, vicepresidente del Comitato regionale Siciliano della Federazione. La replica: "No comment, ho già presentato querela". Interviene il presidente Arancio: "Molto amareggiato"

A denunciarli, nel 2010, era stato un centauro a conclusione di un animato pomeriggio palermitano in via Roma. La Procura aveva chiesto l'assoluzione.

La condanna è arrivata dal Tribunale di Catania: il 36enne è, però, nuovamente a piede libero. (Foto Inciviltà Catania)

La polizia ha arrestato un quindicenne dello Sri Lanka e un messinese di 19 anni, Emanuele Branda, con l'accusa di rapina e lesioni. I due, a Piazza Cairoli, a Messina, hanno speronato un ciclista con un'altra bicicletta facendolo cadere a terra; dopo avergli assestato un pugno in viso gli hanno rubato la bicicletta. Sono stati rintracciati appena mezz'ora dopo dagli agenti, identificati grazie al telefonino che uno dei due aggressori aveva perso durante la rapina. A incastrare definitivamente i rapinatori sono state le immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti in zona

A sette giorni dall'aggressione: la stretta di mano col sindaco.

Il riferimento è agli ultimi episodi che hanno visto l'amministrazione scontrarsi con i commercianti. E sulla volontà di sindaco e assessori di riparare la bici a Raffa Dj, dice: "Strumentalizzano l'episodio del Lungomare e poi non si occupano dei problemi veri".

Dodici mesi ciascuno a due posteggiatori abusivi che il 21 settembre scorso picchiarono un agente della Municipale nei pressi del Teatro Verdura, in occasione della rappresentazione del musical “Romeo e Giulietta“.

Paolo Tarantino, ciclista di 50 anni palermitano, racconta la sua disavventura a LiveSicilia. "Mi ha affiancato uno scooter ed un ragazzo mi ha sferrato un calcio. A terra, dolorante, non ho potuto fare nulla per impedire che scappasse con la mia bicicletta". Nelle ultime settimane si sono verificati altri tre casi.

Quanto accaduto è soprattutto la fotografia di un disagio tangibile, di una città pronta a esplodere, per lo sgombero di un palazzo, per il sequestro di una bancarella o per la chiusura di una strada.

Le immagini raccolte dagli attivisti della pagina Facebook "Inciviltà a Catania" sembrerebbero lasciare pochi dubbi sulla dinamica di quanto accaduto domenica scorsa in occasione di Lungomare Liberato e che ha visto il dj ciclista Raffa Lo Savio avere la peggio.