"Picchiarono un motociclista"| Condannati due vigili urbani - Live Sicilia

“Picchiarono un motociclista”| Condannati due vigili urbani

A denunciarli, nel 2010, era stato un centauro a conclusione di un animato pomeriggio palermitano in via Roma. La Procura aveva chiesto l'assoluzione.

PALERMO - LA SENTENZA
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PALERMO – Quattro mesi ciascuno di carcere, con la sospensione condizionale della pena e il beneficio della non menzione nel casellario giudiziale. Nonostante la Procura avesse chiesto l’assoluzione, si conclude con una condanna il processo per due vigili urbani. Fabrizio Romeo e Vincenzo Mattaliano erano imputati di lesioni colpose aggravate.

A denunciarli, nel 2010, era stato un motociclista a conclusione di un animato pomeriggio palermitano. I due poliziotti municipali, nel febbraio di quattro anni fa, erano in servizio in via Roma, nei pressi di via Emerico Amari. E iniziarono a multare moto e scooter parcheggiati sul marciapiede. Fra questi c’era il mezzo di un trentenne che lavorava poco distante e che cercò di evitare la multa.

Niente, i vigili opportunamente non vollero sentire ragioni. Volò qualche parola di troppo fino a quando, così è stato ricostruito anche grazie ad alcuni testimoni, i vigili non chiesero all’uomo di esibire la patente, contestandogli che il tagliando con il cambio di residenza non fosse visibile. La patente andava sequestrata. Gli animi si agitarono ancora di più. Ed è da questo momento in poi che le versione di accusa e difesa iniziano a divergere. Secondo i vigili, l’uomo sarebbe andato in escandescenza e avrebbero tentato di bloccarlo. Balle, disse il centauro – “Non ho fatto nulla e hanno pure tentato con forza di farmi salire nella loro macchina. Volevano arrestarmi”, mostrando un occhio laconcio e i graffi sul viso. Le ferite furono giudicate guaribili in due giorni.

Le due versioni furono trascritte a verbale dai poliziotti del commissariato San Lorenzo che passarono di lì e sedarono gli animi. Il legale della parte offesa, l’avvocato Igor Runfola, ha citato una serie di testimoni. E tutti hanno confermato la tesi che il loro assistito sarebbe stato aggredito senza alcun motivo. Tutti tranne due – colleghi degli imputati – che raccontarono una versione diversa. Da qui la richiesta di assoluzione avanzata dal pubblico ministero.

Di diverso avviso il giudice che ha condannato gli imputati. Nel corso del processo l’avvocato Runfola ha pure depositato il decreto di archiviazione della parte offesa che per un periodo è stato indagato per procurato allarme e resistenza a pubblico ufficiale. Scontato che i due vigili facciano ricorso in appello.


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