Ero rimasto solo sul treno, in una sera primaverile, almeno così credevo. E mi scuso per l’uso del primo pronome personale che mai dovrebbe entrare in una cronaca. Il fatto è, però, che su quel treno c’ero proprio io, nessun altro (credevo), e aspettavo la mia stazione. Nella penombra dei sedili di fondo c’erano due ombre. Sbirciai […]