In via Diaz un gruppo di commercianti e i residenti hanno rovesciato i contenitori e bloccato il traffico. Sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia per cercare di riportare la calma.

Alcuni residenti del quartiere Brancaccio hanno riversato in via Conte Federico alcuni cassonetti sul manto stradale. Per rimuoverli è stato richiesto l'intervento dell'Amia e sono intervenuti agenti della polizia municipale.

La compagnia dell'Associazione "Vivi il territorio" di Giovanna Carrozza, presenta lo spettacolo "Donne e... Danni", scritto a 4 mani e diretto da Rosy Carrozza in collaborazione con Angela Greco Polito.

Le immagini dell'incendio divampato in un terreno abbandonato di Brancaccio che risulta confiscato al costruttore Giovanni Ienna dai carabinieri. A prendere fuoco una montagna di rifiuti: le fiamme nel giro di pochi minuti si sarebbero diffuse, avvolgendo anche un cumulo di gomme d'auto accatastate in quell'area. Il terreno si trova accanto il liceo psicopedagogico Danilo Dolci: otto tra docenti e studenti dell'istituto sono stati trasferiti in ospedale, dalle ambulanze del 118, per un'intossicazione.

Una grossa nube nera, proveniente da una discarica di via Fichi d'India nel quartiere Brancaccio, sovrasta il cielo di Palermo. Il terreno su cui sorge la discarica è uno di quelli confiscati alla mafia, dove dovrebbe essere costruita la nuova chiesa di Padre Puglisi.

Udienza infuocata al Palazzo di giustizia di Palermo. Luigi Chiavetta, gestore del bar dell'ospedale Buccheri La Ferla, punta il dito contro il capomafia di Brancaccio che in aula replica a muso duro: "Ma quale estorsione, eravamo amici. Mi ha pure detto che i poliziotti mi pedinavano".

E' nuovamente emergenza rifiuti a Palermo. Cumuli di immondizia, sterpaglie e scarti organici di ogni tipo, a ridosso della pausa pasquale, riempiono i marciapiedi e straripano dai quartieri. Dalla periferia al centro città, commercianti e residenti, stanchi del disordine e dell'abbandono da parte delle istituzioni denunciano, ancora una volta, il degrado.

Cumuli di immondizia, sterpaglie e scarti organici di ogni tipo, a ridosso della pausa pasquale, riempiono i marciapiedi e straripano dai quartieri. Dalla periferia al centro città, commercianti e residenti, stanchi del disordine e dell'abbandono da parte delle istituzioni denunciano, ancora una volta, il degrado.

Grazie all'impegno dei volontari del centro Padre Nostro e del regista Carlo D'Aubert, inizia a Brancaccio una nuova rivoluzione culturale.

L'episodio, avvenuto sulla tratta Palermo-Termini Imerese, è stato denunciato dal Comitato pendolari Sicilia.

L'area, appartenente alla società del costruttore Giovanni Ienna, ritenuto vicino ai boss Giuseppe e Filippo Graviano, è stata concessa al Comune di Palermo per la costruzione di una chiesa in memoria del sacerdote ucciso dalla mafia.

Il Sindaco e l’Assessore alla Cultura e alla Toponomastica Francesco Giambrone hanno formalizzato l’intitolazione di un’area all’interno del quartiere Brancaccio in ricordo del giovane studente universitario. Sarà fissata anche una data per la cerimonia ufficiale.

Una quindicina di operai ha occupato per circa un'ora i binari della stazione Brancaccio. Alla base della protesta l'assegnazione dell'appalto dei servizi di pulizie ad un'altra società.

Tra la paura e i racconti di chi ha assistito o si è imbattuto in un'esecuzione di mafia come da tempo non se ne vedevano in città.

Il reportage di LiveSicilia dal luogo del delitto. Tra la paura e i racconti di chi ha assistito o si è imbattuto in un'esecuzione di mafia come da tempo non se ne vedevano in città.