Si celebra presso il tribunale di Marsala.

Al centro della contesa la frase "Musiche e parole contro la mafia".

L’evento consiste nell’aprire le porte degli antichi mulini per illustrare ai visitatori la loro storia, la tecnica e l’evoluzione, cercando contemporaneamente di trasmettere la passione di coloro che ne salvaguardano la conservazione, il restauro o il funzionamento.

I suoi modi garbati lo avevano reso famoso. E' finito nella rete dei carabinieri.

Sarebbe nato tra il 2004 e il 2005. Lo ha rivelato il quotidiano La Stampa.

L'indagine, che partì nel 2007, scoprì l'esistenza di un'organizzazione in grado di monitorare le opere legate a impianti eolici, fotovoltaici e alle biomasse, mediante il sostegno dell'allora consigliere comunale Sacco.

Disposto il ripristino della misura della custodia cautelare in carcere per Michele Claudio Vaiana, 59 anni detto Giovanni,accusato di essere, con il fratello Giuseppe, 52 anni, l'autore dell'omicidio, avvenuto il 24 agosto 1990 in un ovile di contrada Dionisio, a Campobello di Mazara (TP), di Paolo Favara, 30 anni e di Caterina Vaiana.

Il procuratore aggiunto, che coordina le indagini per la cattura del latitante Matteo Messina Denaro, sarebbe nel mirino del boss di Castelvetrano. A rivelarlo agli investigatori una fonte. Solidarietà dai colleghi magistrati e dal mondo politico.

Le microspie svelano l'ultimo retroscena sulla latitanza di Matteo Messina Denaro. Forse aveva fiutato il blitz del 13 dicembre scorso e si è allontanato da Castelvetrano e dintorni, dove si sarebbe nascosto fino a pochi mesi fa. E le dichiarazioni del cugino, Lorenzo Cimarosa, svelano nuovi particolari sull'ultimo dei padrini di Cosa nostra ancora latitante.

Liberi da alcuni giorni Aldo Licata e Giovanni Faraone. Resta in carcere il cugino del latitante. Si attende la decisione sulla sorella Patrizia Messina Denaro.

Nel mirino sono finite una casa di Partanna e una di Selinunte

Il video che riassume le fasi salienti delle indagini e del blitz scattato oggi tra le province di Trapani e Palermo

Le immagini della Direzione investigativa antimafia, che ha eseguito il provvedimento.

L'alcol test e l'esame per rilevare tracce di cannabinoidi sono risultati positivi. Giovanni Titone, 39 anni, era alla guida della Ford Focus che si è schiantata contro una Punto. A perdere la vita la moglie, la madre e il figlio minore della coppia, oltre ai due anziani di Roccamena che viaggiavano in direzione opposta. Il 39enne potrebbe finire sul registro degli indagati della Procura.