Dopo il passo indietro di Super Coop Sicilia, i dipendenti della società che gestisce nell'Isola i supermercati Despar sono scesi in piazza a Palermo. A rischio 1600 posti di lavoro.

Si tratta dei lavoratori delle filiali Despar dei Centri Olimpo, Guadagna, Leoni, Via Brunelleschi, Via Argento, Via Enrico Fermi, Termini Imerese, ai quali si uniranno i colleghi di Catania. Obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica sulla loro vicenda che è nelle mani della sezione Fallimentare del Tribunale di Catania.

Il colosso francese Carrefour, in una riunione con i sindacati, ieri a Carini, ha annunciato per il 2013 una drastica politica di contenimento dei costi “che si concretizza – comunica la Uiltucs in una nota – nell’esubero di 70 unità del personale ausiliario non appartenente alla regia”.

Oggi la sezione fallimentare del tribunale di Catania avrebbe dovuto pronunciarsi sull’ammissibilità o meno della procedura avviata dalla società catanese che gestisce i negozi a marchio Despar in tutta la Sicilia per l’adesione dei creditori all’accordo proposto per la ristrutturazione dei debiti. Ma così non è stato. E il tribunale ha rinviato tutto al 5 novembre.

Oggi la sezione fallimentare del tribunale di Catania avrebbe dovuto pronunciarsi sull’ammissibilità o meno della procedura avviata dalla società catanese che gestisce i negozi a marchio Despar in tutta la Sicilia per l’adesione dei creditori all’accordo proposto per la ristrutturazione dei debiti. Ma così non è stato. E il tribunale ha rinviato tutto al 5 novembre.

Dovrebbero restare a casa, al momento, otto dipendenti del settore amministrativo del punto vendita di Isola delle Femmine e tre meccanici specializzati, impiegati nelle officine della concessionaria.

Dovrebbero restare a casa, al momento, otto dipendenti del settore amministrativo del punto vendita di Isola delle Femmine e tre meccanici specializzati, impiegati nelle officine della concessionaria.

Il ministero dello Sviluppo Economico dovrà adesso nominare un commissario che passi al vaglio la proposta di Migliore e dei suoi partner economici.

Il ministero dello Sviluppo Economico dovrà adesso nominare un commissario che passi al vaglio la proposta di Migliore e dei suoi partner economici.