Il presidente uscente ed il suo successore si sono scambiati dei regali prima della conferenza stampa d'insediamento. Poi, con accanto Patrizia Monterosso, è arrivata la gaffe sulla carica di capo di gabinetto, che andrà a Enza Cilia: "E' la prima volta di una donna dai tempi di Mattarella".

L'ex assessore, allontanato da Lombardo, ha presentato ricorso al Tar chiedendo l'annullamento del suo licenziamento. Secondo i legali dell'imprenditore, Lombardo non poteva allontanare un assessore perché era già dimissionario e quindi doveva limitarsi all'ordinaria amministrazione

Parla il figlio dell'ex presidente della Regione, neo deputato regionale: "All'Ars con umiltà e per vincere i pregiudizi. Mio padre? Un grande riformatore. Saranno gli storici a fare emergere la verità".

Il figlio dell'ex presidente della Regione si racconta a LiveSiciliaCatania. Da una parte l'entusiasmo tipico di un giovane di 24 anni, fatto di sogni e passioni, dall'altra le responsabilità di un neo deputato regionale. "Mio padre? Un grande riformatore. Saranno gli storici a fare emergere la verità".

Bisogna continuare a indagare per accertare se la mummia della bimba conservata dal 1920 nelle catacombe della chiesa palermitana sia stata danneggiata dagli studiosi.

L'ex presidente della Provincia etnea precisa: "Nessun compenso da 350 mila euro: Carmen Madonia guadagna 183 mila euro lordi. E io ho ridotto i dirigenti esterni e le spese del personale. Semmai, mi risulta che la Corte dei conti voglia fare luce sulla passata gestione. E il nuovo Commissario rischia proprio di farci tornare indietro...".

Raffaele Lombardo a poche ore dal passaggio di consegne: "Il Pdl, scegliendo di rompere con noi e Micciché ha sancito la vittoria del nuovo presidente. A lui lascio le tante riforme del mio governo, ma non ho capito i suoi attacchi: nelle ultime settimane la Regione non ha speso un euro. Ma io, lo ammetto, non ho resistito alla tentazione di nominare il commissario alla Provincia di Catania..".

Raffaele Lombardo a poche ore dal passaggio di consegne: "Il Pdl, scegliendo di rompere con noi e Micciché ha sancito la vittoria del nuovo presidente. A lui lascio le tante riforme del mio governo, ma non ho capito i suoi attacchi: nelle ultime settimane la Regione non ha speso un euro. Ma io, lo ammetto, non ho resistito alla tentazione di nominare il commissario alla Provincia di Catania..".

Proprio ieri il nuovo presidente della Regione Crocetta aveva invitato il governatore uscente a evitare la pubblicazione di bandi e l'erogazione di contributi. E invece, in otto decreti una pioggia di finanziamenti per le compagnie teatrali. Eccole nel dettaglio.

Dal futuro del Comune al presente della Provincia, il governatore dimissionario domina ancora il dibattito politico. E continua a spaccare il Pdl proprio come ha fatto nei suoi ultimi anni di governo

Lombardo: «Le mie nomine? Sono nella misura del 10-15% di quelle che ho trovato». A Crocetta il compito di cancellarle. Anche per zittire chi parla di continuità con l’esecutivo uscente.

Il presidente uscente, tuttavia, assicura "piena ed incondizionata collaborazione a Crocetta" che "potrà chiamarmi - dice - per qualunque necessità di chiarimento o per qualunque circostanza che dovesse essere utile al bene della Sicilia".

La missiva arriva dopo la nomina di Michelangelo Lo Monaco a commissario della Provincia di Catania: "Non vorrei trovarmi di fronte a molti provvedimenti da dover annullare in autotutela".