Il segretario di Rifondazione commenta i risultati delle regionali. A fronte dell’ottimo risultato personale ma a dispetto del tracollo della sua lista indica la strada da seguire: “Ripartire dalle battaglie sociali”. E sulle amministrative dice: “Impensabile qualunque alleanza di centrosinistra”.

Lunedì potrebbe essere la giornata buona per la nomina del funzionario che dovrà guidare l'ente locale dopo le dimissioni di Castiglione. La documentazione per quel giorno sarà pronta. E se il nuovo presidente non si sarà ancora insediato, a decidere sarà il governatore uscente. In pole position Michelangelo Lo Monaco.

Il presidente dell'Ars replica al senatore catanese: "Non ha più il potere di un tempo, ed è nervoso. Il disastro del partito è iniziato quando ha iniziato a occuparsene lui, attraverso Castiglione". La Mantia (Giovane Italia) parla di "dirigenti senza eserciti", mentre il deputato Vinciullo chiede la testa dei tre coordinatori.

La settimana prossima col passaggio di consegne tra Lombardo e Crocetta si aprirà il delicato dossier delle nomine. Ma si potrebbe profilare un caso sulla scelta del commissario che sostituirà il dimissionario Castiglione alla Provincia

Il figlio del governatore uscente si racconta a Radio 24. Dall'università "fuori corso" al taglio dell'indennità "perché me la passo bene".

Il figlio dell'ex governatore, neo eletto a Sala d'Ercole: "Non mi interessano 14mila euro al mese, non faccio politica per soldi. Farò subito una proposta per il taglio dello stipendio".

In un'intervista, Raffaele Lombardo parla con soddisfazione del risultato delle ultime elezioni regionali, non lesinando critiche e consigli ad avversari di oggi ed alleati di ieri, denunciando un'aggressione mediatica nei suoi confronti e difendendo strenuamente il suo operato da presidente della Regione.

Il leader di Grande Sud boccia l'idea di un governo che cerchi consensi in tutta l'Assemblea: "Crocetta deve fare una scelta". La presidenza dell'Ars? "Se ci fosse un accordo, certamente non diremmo di no". Sul voto disgiunto: "La gente vuole vincere e io ero terzo in partenza". E sul futuro: "Interessante il progetto di Casini, ne parleremo ancora"

Ecco il calendario dei processi che accendono l'inverno catanese e coinvolgono professionisti di grido, politici di primo piano e burocrati ai vertici dei principali Enti.

Il successo dell'Udc a Catania ha un nome e cognome: quello dell'ex braccio destro del leader autonomista. "Dobbiamo dare risposte alla gente", spiega Leanza. E poi: "Con la nostra vittoria abbiamo distrutto un centro di potere".

Concetta Raia,, felice della riconferma all'Ars in quota Pd, analizza il risultato elettorale. Alle provocazioni di una doppia corrente all'interno del partito, con esponenti vicini all'ex governatore Lombardo, il deputato regionale replica: "nessuna divisione".

Il deputato regionale del Pd, felice della riconferma all'Ars, analizza il risultato elettorale. Alle provocazioni di una doppia corrente all'interno del partito, con esponenti vicini all'ex governatore Lombardo, Concetta Raia replica: " Nessuna divisione, c'è solo un Pd".

Per la seconda volta in cinque anni è il più votato nel suo partito. E oggi il presidente uscente dell'Ars affonda: "Il nostro candidato non ha fatto 'gioco di squadra'. Alfano deve fare piazza pulita. Ai vertici del partito c'è gente impresentabile. Il nuovo governatore deve pensare a un esecutivo 'di responsabilità', coinvolgendo le opposizioni. Non credo si potrà alleare con gli artefici del disastro della Sicilia: Micciché e Lombardo".

Aricò, Aiello, Vernuccio e Spampinato hanno fatto parte dell'ultimo governo regionale. Sulla scia di quell'esperienza hanno provato l'ingresso a Sala d'Ercole. Ma nessuno di loro ce l'ha fatta.