La Divisione anticrimine della questura di Trapani e la finanza sequestrano beni e società degli imprenditori Francesco e Vincenzo Morici. Valgono 30 milioni di euro. Farebbero parte del cartello allestito dal capomafia latitante Matteo Messina Denaro, che avrebbe controllato pure i lavori per la prestigiosa regata velica che fece tappa in Sicilia nel 2005. Tra le carte dell'inchiesta, pure i rapporti con la politica. E spunta il nome del senatore Antonino D'Alì. Guarda il video.