DI LAURA ANELLO (www.lastampa.it) Dicono che servono a snellire le procedure, a convocare le sedute via e-mail, a informatizzare l’attività del consiglio comunale. Fatto sta che a Favara, il paese dell’Agrigentino dove le due sorelline Chiara Pia e Marianna sono morte nel crollo della loro catapecchia, i trenta consiglieri comunali hanno ritenuto di dare la priorità all’acquisto di trenta notebook, computer portatili leggeri e maneggevoli. Uno per ciascuno, rappresentanti di maggioranza e dell’opposizione, questa volta compatti come una falange. Abbastanza per avvelenare il clima di una cittadina di 33 mila abitanti dove - a detta del sindaco Domenico Russello - il Comune non ha neanche i soldi per pagare le bollette e negli uffici c’è una processione di gente che chiede cinque euro per fare la spesa. E dove sempre più la fine delle due bambine assume i contorni di una tragedia della povertà.