Decisive le immagini delle telecamere dei negozi

Micro cellulari lanciati dentro le patate. Una guardia complice. E dalla cella c'era chi gestiva gli affari

La reazione del vescovo.

Individuato il secondo uomo che avrebbe tentato di rubare all'interno del bar di viale Regione Siciliana. In manette sono finiti due pregiudicati di Brancaccio. Una donna è caduta nel tranello degli Sms organizzato dalla polizia. Ecco la ricostruzione.

I malviventi hanno sfondato la vetrina di un negozio Wind in corso Umberto, saccheggiando l'esercizio commerciale. Il bottino è da quantificare. Indaga la polizia.

L'uomo, di origini catanesi ma residente a Palermo, utilizzava i documenti per compiere truffe ai danni di negozi di telefonia e centri commerciali. Al momento dell'arresto aveva appena messo a segno una truffa che gli era valsa due telefoni di ultima generazione e si apprestava a compierne altre.

Il furto è avvenuto la scorsa notte. Sul posto è intervenuta la polizia scientifica per eseguire i primi rilievi.

Si tratta di marito e moglie: i telefonini sono stati rubati lo scorso dicembre da un ufficio del Municipio

La compagnia telefonica giapponese Ntt DoCoMo, per festeggiare i suoi vent'anni di attività, ha realizzato un'esposizione che rende omaggio a 25 anni di telefonia mobile. In occasione della Tokyo Designers Week è stata creata una lunga galleria accessibile al pubblico, sulla quale si potevano ammirare tutti gli esemplari di telefoni mobili, dal 1987 ad oggi.
Le immagini della galleria sono ora disponibili in rete e mostrano come il design di questi accessori indispensabili per la vita di tutti i giorni, si sia evoluto nel tempo, passando dalle forme un po' eccentriche dei primi modelli, che fanno pensare a chi li guarda oggi più a un citofono che ad un cellulare, a quelle asciutte e lineari dei moderni tablet, che spesso per funzionalità e innovazione superano gli stessi personal computer.

Tra loro anche una minorenne. Scoperti grazie al sistema di videosorveglianza del negozio di elettronica di via Cavour, dal quale avevano portato via due telefonini.

Alessandro Autovino, soprannominato il "Re dei telefonini", rientra in possesso dell'attività commerciale di viale Lazio. Era in amministrazione giudiziaria da cinque anni.

I cellulari sono divenuti indispensabili e hanno creato una serie infinita di falsi bisogni. Pensate, ad esempio, a come ci si sente quando si esce da casa e, dopo qualche minuto, ci si accorge che si è dimenticato il cellulare. La sensazione è come se si fossero dimenticati (tutti insieme) il portafoglio, le chiavi, gli slip e, per chi li porta, anche gli occhiali.

I cellulari sono divenuti indispensabili e hanno creato una serie infinita di falsi bisogni. Pensate, ad esempio, a come ci si sente quando si esce da casa e, dopo qualche minuto, ci si accorge che si è dimenticato il cellulare. La sensazione è come se si fossero dimenticati (tutti insieme) il portafoglio, le chiavi, gli slip e, per chi li porta, anche gli occhiali.

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