PALERMO – “Il depotenziamento delle strutture sanitarie in Sicilia che garantiscono ai cittadini il diritto alla salute e la paventata chiusura di alcuni presidi ospedalieri, destano apprensione e preoccupazione”. Lo dicono i vescovi nel comunicato conclusivo della conferenza episcopale siciliana. I vescovi auspicano che “i criteri di riorganizzazione della sanità siano ispirati alla dignità della persona umana, salvaguardando le zone disagiate e periferiche della nostra regione”.
“C’è preoccupazione per la grave situazione occupazionale che riguarda una molteplicità di settori: dall’agricoltura alla pesca, all’edilizia, al settore del pubblico impiego – proseguono i vescovi -. Particolare attenzione è stata posta durante la Conferenza alla formazione professionale dei minori in obbligo scolastico che in questi ultimi anni ha subito un notevole calo di alunni e il conseguente licenziamento di molti docenti e operatori a causa delle inadempienze della Regione”.