PALERMO – Sedici settembre. Sarà questa la data che i contribuenti palermitani dovranno segnarsi sul calendario, perché sarà quello il termine ultimo per pagare l’acconto Tari. La decisione è stata presa dal consiglio comunale con l’approvazione del regolamento della Iuc, l’imposta unica comunale, che raggruppa Imu, Tasi (tassa sui servizi indivisibili) e Tari, che sostituisce la Tares e finanzierà la raccolta dei rifiuti.
Sala delle Lapidi, come detto, ha approvato l’istituzione della Iuc e il regolamento della Tasi (anche se non le tariffe), ma nella delibera era contenuto anche un riferimento alla Tari per il pagamento di un acconto pari al 50% della Tares (pari a quasi 60 milioni). Per intenderci, ogni palermitano dovrà (senza aspettare a casa alcun bollettino pre-compilato) pagare il 50% di quanto ha speso per la Tares l’anno scorso, mentre per il saldo ci vorrà un apposito regolamento che la giunta non ha ancora approvato (per quello arriverà il bollettino).
Discorso a parte va fatto per la Tasi: il gettito previsto dovrebbe essere pari a 18 milioni e si calcolerà in base alla rendita catastale degli immobili gravando, in media, per 100-150 euro su ogni famiglia. In caso di affitto, il 10% sarà a carico dell’affittuario. E’ anche vero però che le tariffe non sono state approvate e sarà lì che potrebbero esserci novità. Un acconto si pagherà entro il 16 ottobre, il saldo entro il 16 dicembre, data entro la quale va pagato anche il saldo Imu. La data del saldo Tari è ancora da stabilire.
Il consiglio ha anche cominciato a discutere il contratto di servizio della Rap, chiudendo la discussione generale. I lavori proseguiranno mercoledì prossimo.
LE REAZIONI
“Siamo soddisfatti – dice l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato – per l’approvazione della delibera e il senso di responsabilità mostrato dall’Aula che consente di fronteggiare le impellenti esigenze finanziarie dell’amministrazione. L’atto regolamenta il nuovo tributo Tasi e fissa la data del 16 settembre per l’acconto Tari 2014″.
“E’ una tassa calata dall’alto – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – che subiamo. Avevamo proposto di fare pagare tutto a dicembre ma questa maggioranza ha voluto il 16 settembre, data che penalizza i più deboli in un momento di crisi come questo”.
“L’accordo raggiunto in conferenza dei capigruppo – dice Rosario Filoramo del Pd – prevede che il consiglio individui le modalità per abbassare la pressione fiscale sui cittadini agendo sulle imposte, in particolar modo chiederemo di intervenire sulla Tasi che colpisce le prime case”.
“L’Aula ha approvato un mio emendamento – dice Felice Bruscia, capogruppo del Pid – che stralcia dalla delibera la conferma del regolamento Imu sul quale intendiamo tornare modificandolo a partire dalla prima casa”.
“Non ho partecipato a nessun accordo né politico, né tantomeno sull’atto deliberativo Tasi – dice il deputato regionale di Forza Italia Giuseppe Milazzo – ritengo siano responsabilità che deve assumersi questa amministrazione che per quanto mi riguarda ha fallito un altro obiettivo e cioè agevolare le fasce più deboli”.
“La Tasi é uno dei balzelli più odiosi, incostituzionali e iniqui che potevano essere pensati dal governo nazionale – dice il capogruppo Idv Filippo Occhipinti – una tassa che questa amministrazione ha trasferito sulla prima casa riesumando di fatto l’Imu. Una vera truffa per tutti i cittadini. Inoltre in modo illoggico ci chiedono un acconto su una tassa che non è ancora stata introdotta, la Tari, e solo grazie alle nostre pressioni la data é stata spostata dal 31 luglio al 16 settembre”.
“La Tasi è una tassa inutilmente costosa che graverà ancor di più sulle tasche dei palermitani, che entro il 16 settembre dovranno anche pagare l’acconto Tari. Daremo battaglia in Aula sul contratto di servizio Rap, così da far pagare ai cittadini meno tassa sui rifiuti”. Così Sandro Leonardi, consigliere comunale del Pd, commenta l’approvazione di questa notte a Sala delle Lapidi del regolamento Tasi, ma soprattutto la decisione di far pagare entro il 16 settembre l’acconto Tari, pari al 50% della Tares. Il consiglio comunale ha anche iniziato a discutere del nuovo contratto di servizio Rap, ma i lavori proseguiranno la prossima settimana. “La pressione fiscale è alle stelle, come se questo Comune fosse già in dissesto – dice Leonardi – e questa amministrazione, anziché ridurre gli sprechi e rendere efficienti i servizi, pensa solo ad aumentare le tasse. Quando il consiglio comunale sarà chiamato a votare le tariffe della Tasi, il Pd ne proporrà l’azzeramento. Il contratto Rap sarà il primo banco di prova per questa amministrazione, visto che da quello dipenderà quanto chiederemo di Tari ai palermitani. Il Pd darà battaglia in Aula per ridurre il più possibile le tasse, vedremo se l’amministrazione manterrà l’impegno di abbassare la pressione fiscale”.