CATANIA – Quest’aumento della Tari non s’ha da fare. Nulla di fatto al consiglio comunale di Catania dove ieri sera sul tavolo c’era l’approvazione del rialzo del 18% della Tariffa sui rifiuti. È mancato ancora una volta il numero legale e sui 16 consiglieri presenti solo 10 esprimono un voto mentre gli altri si astengono. In aula è stato presente il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi che ha esortato i consiglieri al senso di responsabilità. Un appello che però è stato un buco nell’acqua. La seduta è stata rinviata ad oggi, ultimo giorno utile per approvare il bilancio di previsione. Ma lo spettro di un secondo ‘dissesto’ è dietro l’angolo.
L’appello dell’Ugl ai consiglieri
“Catania non si può permettere affatto la dichiarazione, nel giro di pochissimi anni, di un nuovo dissesto economico – finanziario. E’ indispensabile mettere in sicurezza i documenti contabili, anche a costo di dover assumere decisioni dolorose per la comunità tutta, pur di evitare un ulteriore fallimento che porterebbe la città in un tunnel senza via d’uscita.” Lo dice il segretario territoriale della Ugl etnea, Giovanni Musumeci, lanciando un appello a tutto il Consiglio comunale di Palazzo degli Elefanti perché si approvino le delibere necessarie per salvare l’ente dal default. “Comprendiamo che, di questi periodi in cui soffiano forti venti di pesante crisi economica e di aumento dei costi per i cittadini, è davvero complicato incrementare le tasse. E’ ancora più difficile giustificare il balzello a fronte di un servizio complessivo, come quello della raccolta dei rifiuti, non ancora soddisfacente e non solo per colpe delle amministrazioni comunali che si sono negli anni succedute. Siamo consapevoli, oltretutto, che approvare simili atti in piena campagna elettorale non è agevole in termini di consenso, ma siamo anche convinti – aggiunge il segretario della Ugl – che di fronte a conseguenze ben più drastiche per il Comune anche la cittadinanza capirà l’impellenza di non tornare più indietro con un nuovo disastro lacrime e sangue. Auspichiamo quindi compattezza, perché il problema non è né della maggioranza e neanche dell’opposizione. Sulle politiche in materia di rifiuti abbiamo tutti fallito e, chiedendo agli utenti quest’ennesimo e obbligatoriamente ultimo sforzo, dobbiamo prendere l’impegno a lavorare, ognuno per la sua parte e le sue competenze, per una svolta definitiva sulla tematica. A partire dalla lotta all’evasione e dall’emersione del sommerso, che l’attuale Amministrazione ha potenziato, oltre che sulla questione conferimento e smaltimento. Abbiamo il dovere di metterci a lavoro seriamente per non chiedere più sacrifici ai catanesi, che ne fanno già abbastanza – conclude Musumeci.”