PALERMO – E’ arrivata la scadenza fiscale più temuta dai palermitani: entro martedì 16 giugno, infatti, i contribuenti dovranno pagare la Tari in unica rata (per chi non ha versato acconto), ma anche prima tranche di Tasi e Imu. Un ingorgo di tasse unico nel suo genere.
Partiamo dalla Tari, la tassa sui rifiuti: la giunta Orlando ha sì rimodulato al ribasso le tariffe, ma queste per entrare in vigore hanno bisogno del via libera del consiglio comunale. Per ora quindi chi paga lo fa sulla base delle tariffe del 2014 e, in caso di disco verde di Sala delle Lapidi (entro il 30 luglio), riceverà un rimborso nei prossimi mesi. Il calo previsto è del 5,6% per le aziende, tra il 5 e il 7% per le famiglie, per un introito di 122 milioni (6 in meno rispetto allo scorso anno). L’amministrazione conta comunque di recuperare almeno 15 milioni dalla lotta all’evasione totale o parziale: sono stati già recuperati 100mila metri quadrati di imponibile e altri 500mila potrebbero esserlo entro luglio grazie agli accertamenti pronti per 9mila contribuenti.
Entro il 16 giugno, come detto, c’è anche la prima rata della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, dovuta da tutti i proprietari di prima casa e non dagli inquilini: si può pagare tutta entro il 16 oppure un acconto (pari al 50%) entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre. La Tasi (valore 16 milioni) serve a finanziare servizi come illuminazione stradale pubblica, pubblica sicurezza e vigilanza, servizi cimiteriali, servizi di manutenzione stradale e del verde pubblico, servizi socio – assistenziali, servizio di protezione civile, servizio di tutela degli edifici ed aree comunali.
Completa il quadro l’Imu, che si deve sulle abitazioni di lusso o diverse da prima casa. Si può pagare in unica soluzione entro il 16 giugno o in due rate: 16 giugno e 16 dicembre.