Telefono azzurro: durante la pandemia aumentati gli abusi sessuali - Live Sicilia

Telefono azzurro: durante la pandemia aumentati gli abusi sessuali

I bambini e gli adolescenti sono rimasti vittima sia online che offline
L'ALLARME
di
3 min di lettura

PALERMO – Con la pandemia si è registrato un deciso incremento dei casi di abusi sessuali in età infantile o adolescenziale sia online sia offline. Le vittime di violenza sessuale infatti hanno una maggiore probabilità di sviluppare disturbi emotivi e comportamentali e di tentare atti suicidari.

Alla luce di questo scenario, Telefono Azzurro ha richiesto un incontro con il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, che si è tenuto ieri. In questa occasione, è stato presentato un Rapporto con le evidenze dei casi gestiti tra gennaio e ottobre 2021 dal Centro di Ascolto e Consulenza 19696 e dal Servizio 114 Emergenza Infanzia gestito per conto del Dipartimento per le Politiche della Famiglia. Il Rapporto delinea i dati di un fenomeno in crescita.

Con questo incontro, Telefono Azzurro ha voluto lanciare un appello alle istituzioni per un intervento immediato a sostegno. “L’incontro con il Presidente Fico, fortemente voluto da Telefono Azzurro, ci ha dato la possibilità di illustrare la situazione e chiedere formalmente un impegno concreto da parte delle Istituzioni affinchè possano intervenire in maniera decisiva nella lotta contro gli abusi sessuali sui minori. E’ tempo che anche l’Italia definisca linee guida e protocolli efficaci nella prevenzione e contrasto all’abuso minorile”, ha dichiarato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro.

Il rapporto presentato al Presidente Fico illustra come, da gennaio a ottobre 2021, il Servizio 114 Emergenza Infanzia abbia registrato il 22% in più di minori coinvolti in episodi di abuso sessuale offline: 169 contro 139 dello stesso periodo 2020, per un totale di 146 casi gestiti (+40% rispetto al 2020) In crescita del 28% (124 in tutto) anche i minori coinvolti nei casi gestiti dal Centro Ascolto e Consulenza 19696, per un totale di 116 casi (+32% rispetto al 2020).

Nella larga maggioranza di episodi segnalati, i minori risultano coinvolti nel ruolo di vittime. Adolescenti (15-17 anni) e preadolescenti (11-14 anni) sono i soggetti maggiormente presi di mira, anche se c’è un inquietante 39,9% dei casi gestiti dal Servizio 114 che interessano bambini tra 0 e 10 anni.

Le vittime di abuso sono in maggioranza femmine; 144 i casi per i quali i due Servizi hanno deciso di attivare la rete dei servizi territoriali: Procure e Tribunali, in primis, seguiti da Forze dell’Ordine e di Pubblica Sicurezza, Servizi Sociali, Servizio Sanitario Nazionale, Istituzioni scolastiche.

Le mura domestiche sono il luogo nel quale questi crimini vengono perpetrati nella larga maggioranza dei casi (49% per quelli segnalati al 114, 51% quelli giunti al Centro Ascolto 19696). Seguono, a distanza, le case di parenti e la scuola e, infine, i luoghi pubblici, la strada, la Rete, le chiese e gli oratori, le comunità protette e gli impianti sportivi. Internet ha contribuito a esporre bambini e adolescenti a un nuovo livello di vulnerabilità, aumentando così il rischio di divenire vittime di abuso e/o sfruttamento sessuale.

Con la chiusura delle scuole, la sospensione delle attività extracurriculari e, in generale, la limitazione degli spostamenti a seguito della pandemia, bambini e adolescenti hanno passato molto tempo in casa, trascorrendo molte ore al giorno su Internet e sui social: una delle condizioni che hanno determinato un aumento negli abusi sessuali e delle violenze perpetrati online.

I dati del Rapporto di Telefono Azzurro lo dimostrano: nel 2021 è più che triplicato il numero di minori coinvolti in episodi di abuso sessuale online (157 in totale) e più che raddoppiato il numero totale (164) dei casi registrati dal Servizio 114 rispetto al 2020. Vittime degli abusi online, adolescenti e preadolescenti, in larga prevalenza femmine. Minore, nel caso dell’online, il coinvolgimento di bambini da 0 a 10 anni. Presunti responsabili, in questo caso, sono in larga maggioranza soggetti estranei alla rete familiare (nel 67% dei casi registrati dal Servizio 114 e nel 34% di quelli giunti al Centro Ascolto 19696).

CONTINUA A LEGGERE LIVE SICILIA.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI