E’ previsto per mercoledì, in contemporanea con la riunione al ministero per lo Sviluppo con la Fiat, Fim Fiom e Uilm lo sciopero di otto ore nello stabilimento di Termini Imerese e nelle aziende dell’indotto.
Gli operai daranno vita a picchetti e sit-in all’ingresso della fabbrica e le altre aziende collegate come la Bienne Sud, la Magneti Marelli e la Lear. Una rappresentanza di operai, inoltre, volerà a Roma per manifestare davanti alla sede del ministero.
I sindacati si oppongono alla volontà della Fiat di riconvertire la fabbrica destinandola, dal 2012, ad un’altra attività.
Solidarietà agli operai è stata espressa anche dai sindaci di alcuni comuni vicini a quello di Termini Imerese, e proprio da questi partiranno dei rappresentanti, alla volta di Roma, per manifestare.
Fim Fiom e Uilm vorrebbero che l’azienda torinese rilanciasse lo stabilimento siciliano riprendendo in mano il piano di sviluppo, presentato prima della crisi, e che prevedeva la produzione di 220 mila auto e, tra le altre cose, l’assunzione di tremila persone.
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