Ferma oggi la produzione delle automobili allo stabilimento Fiat a Termini Imerese. “Lo ha deciso l’azienda in modo unilaterale senza alcuna comunicazione preventiva al sindacato”, dice Roberto Mastrosimone, della Fiom Cgil. La sospensione delle consegne, ha detto il Lingotto in una nota, rimarrà “sino a quando verrà ripristinato il flusso delle merci”. Ieri i familiari dei 13 dipendenti della Delivery Email, che da otto giorni protestano su uno dei capannoni dello stabilimento in difesa del loro posto di lavoro, avevano bloccato l’ingresso degli automezzi. Davanti ai cancelli ci sono per ora un centinaio di tute blu. “Per noi sono in cassa integrazione – aggiunge Mastrosimone – La sospensione dei lavori é un fatto gravissimo. Non ci sono precedenti: i dipendenti erano qui, come ieri, pronti a lavorare, ma l’azienda, invece di assicurare la Cig, ora, dopo l’annuncio della sospensione, potrebbe non pagare gli operai. Attendiamo a questo punto l’incontro al ministero di venerdì prossimo”. Il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, invita alla calma ma ammette: “temo che la situazione possa degenerare”. Ieri la Fiat ha annunciato che tutti gli stabilimenti si fermeranno due settimane, l’ultima di febbraio e la prima di marzo. La cassa integrazione interesserà Mirafiori, Melfi, Termini Imerese, la Sevel, Cassino e Pomigliano, in totale circa 30 mila lavoratori.
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