CATANIA – “Il parere sul complesso e articolato progetto è ormai di imminente definizione“. Il percorso del termovalorizzatore di Catania si definirà, almeno per la parte che riguarda il parere della Commissione tecnica specialistica della Regione Siciliana, entro il mese di ottobre. Parola della stessa Cts, che sottolinea “lo svolgimento di articolati approfondimenti, avuto riguardo alle implicazioni ambientali“. Il nodo più difficile da sciogliere se si tratta di bruciare i rifiuti, come nel progetto di SI Energy srl, la società della galassia Alfa Acciai che ha presentato la sua idea di termovalorizzatore: un impianto enorme, il più grande della Sicilia, capace di trattare circa 550mila tonnellate di immondizia all’anno.
Il botta e risposta
Pochi giorni fa, LiveSicilia aveva dato notizia del sollecito inviato dall’impresa agli uffici dell’assessorato Territorio e ambiente di Palermo. A parlare alla nostra testata era stato Giovanni Fortini, amministratore unico di SI Energy, che aveva dichiarato: “Le parole contano, ma per me contano di più i fatti. E i fatti sono che siamo fermi“. Un’affermazione tranchant, che arrivava dopo una missiva, datata luglio 2023, nella quale si ricordava che l’ultima seduta della conferenza dei servizi si era svolta addirittura un anno prima, nel 2022, e che il Pic, il Parere istruttorio conclusivo della Cts, “avrebbe dovuto essere emesso entro 60 giorni dalla data di ricezione della documentazione”.
Un rimbrotto a cui, stando alle parole di Fortini e alla documentazione pubblicata sul Portale delle valutazioni ambientali della Regione Siciliana, non era seguita nessuna replica. “La Cts ha da sempre, e in particolare poi nell’ultimo mese, lavorato con grande produttività, cercando di dare risposte a tutti i cittadini e ai tanti imprenditori nel massimo rispetto delle norme e, quando possibile, anche della tempistica prevista dalla legge”, scrive Vito Patanella a LiveSicilia, segretario coordinatore della Cts, in risposta alle domande inviate.
Una proposta di parere già c’è
Patanella ricorda che l’ultimo degli adempimenti sulla pratica SI Energy non porta la data della chiusura della conferenza dei servizi, bensì quella del 5 aprile 2023. Giorno in cui dall’assessorato regionale all’Energia è stata inviata a quello all’Ambiente la “comunicazione di procedibilità della pratica”. Anche a seguito di alcuni ulteriori documenti inviati dalla stessa azienda. “Già da metà aprile – prosegue il segretario della Cts – il Gruppo istruttorio ha inviato al nucleo della Cts la propria proposta di parere“. Che però la Cts ha rimandato indietro “per ulteriori approfondimenti nascenti dalle numerose integrazioni inviate dalla proponente”, cioè da SI Energy.
Da verificare c’è la “coerenza” con il Piano rifiuti approvato dalla Regione. E per farlo “si è anche programmato un incontro” tra il gruppo istruttorio della Cts e “i tecnici della società”. Appuntamento che dovrebbe avvenire “già nei prossimi giorni”. Considerato, quindi, che “tali approfondimenti sono in via di definizione”, la Commissione tecnica specialistica assicura che il parere sarà emesso entro ottobre. Se sarà un parere positivo o negativo, com’è ovvio, è troppo presto per dirlo. Ma l’attesa dovrebbe avere i giorni contati.
La scelta politica
Anche se sarà positivo, però, da quello alla costruzione del termovalorizzatore passerà una strada lunga. Lastricata di decisioni anche politiche. “Va da sé che la questione – conclude Vito Patanella – andrà poi valutata dalle istituzioni preposte nel più ampio contesto delle scelte allocative dei termovalorizzatori, in coerenza con il Piano regionale dei rifiuti”.
Tradotto vuol dire: vero è che i termovalorizzatori sono nei piani della Regione Siciliana, ma un placet tecnico al progetto di SI Energy non deve necessariamente tradursi in un via libera alla costruzione. Che al momento è immaginata nei pressi dell’Ikea, alla zona industriale di Catania.