CATANIA – Occhi vispi e voglia di raccontare la sua storia di partigiano che iniziò quando aveva vent’anni, in Liguria, nel comune di Valeriano vicino La Spezia. Santino Serranò che ora di anni ne ha 92, stamattina ha ricevuto la tessera onoraria dall’Anpi di Catania, l’associazione dei partigiani d’Italia. L’occasione si è presentata in sala Russo, nel corso del lancio della manifestazione che si terrà sabato in città per la Festa del 25 aprile, settantesimo anniversario della Liberazione. Quest’anno la celebrazione catanese viene dedicata dall’Anpi ai migranti che ogni giorno rischiano la vita sperando in un futuro migliore, scappando da guerre e violenze quotidiane. Bandiere e medagliere saranno listati a lutto nel corso della manifestazione. Ad intervenire alla conferenza di stamattina, insieme a Santino Serranò, sono stati la presidente di Anpi, Santina Sconza, e il segretario generale della Cgil di Catania, Giacomo Rota.
La manifestazione di sabato, organizzata dall’Anpi, alla quale ha aderito la Cgil e tante sigle tra movimenti, associazioni e partiti catanesi che hanno a cuore il valore della Liberazione, la memoria storica di migliaia di azioni coraggiose e portatrici di valori di libertà, e la stessa costituzione italiana (tra le tante ci sono anche Sel, Movimento Cinque stelle, Arci, Arci gay, Lila, Gapa, Circolo di Rifondazione Olga Benario, Circolo di Rifondazione Rosa L., Rifondazione comunista, La Ragnatela, La città felice, Sunia, Azione civile, PMLI) avrà inizio dal concentramento alle 9,30 in piazza Stesicoro e il corteo farà il seguente percorso: passeggiata sino al Palazzo comunale, nel cui cortile, alle ore 10 circa, sarà deposta una corona d’alloro nella lapide che ricorda i partigiani catanesi morti durante la Lotta di Liberazione; per l’occasione sarà tenuta una commemorazione dal partigiano Nicolò Di Salvo di Palagonia; il corteo proseguirà per Via Vittorio Emanuele, Piazza Machiavelli, dove verrà deposta un corona d’alloro nella casa natale di Graziella Giuffrida, maestra catanese di 22 anni, partigiana, violentata uccisa a Genova dai nazisti, Via Plebiscito, Via Osservatorio, Piazza Vaccarini (Liceo Spedalieri), Piazza Dante, dove si terrà un comizio conclusivo.
“Avevo vent’anni, ero giovane quando ho iniziato la mia battaglia e di certi valori non sapevo nulla, all’inizio. Ma poi ho capito e ai giovani di oggi dico: Tenetevi stretta la vostra libertà perché non è arrivata casualmente. Abbiamo combattuto per essa. E a quelli che non conoscono la storia della Resistenza dico: studiate. Io di libri ve ne potrei dare tanti…”, ha detto Serranò.
Santina Sconza ha sottolineato che “la Costituzione non si tocca! È in corso la demolizione delle strutture repubblicana e i progetti sulla riforma dello Stato rispondono al bisogno della finanza internazionale e mirano a spezzare il potere, oramai residuo, della coalizioni popolari e sindacali”; la Sconza ha citato più volte il valore ancora attuale e imprescindibile dell’articolo 10 della Costituzione italiana segnalando la posizione dell’Anpi sulla gestione dell’emergenza migranti (“il Mediterraneo deve torna ad essere mare di pace”) . Per Giacomo Rota, la presentazione di oggi è stata l’occasione per ricordare la posizione critica della Cgil contro il governo italiano e quello europeo sulla possibilità che i barconi dei migranti vengano affondati prima della partenza: “una posizione che allontaniamo con forza e che, comunque, non risolverà il problema. Serve invece un corridoio umanitario e non servirà a nulla rifiutare chi cerca un’altra vita nei nostri Paesi, con la forza e la violenza” .