Serata conclusiva e premiazioni alla Galleria d’arte moderna di Palermo per la la VIII edizione di “Palermo Classica” con un concerto dedicato a Palermo Capitale della Cultura.
L’evento intitolato “The sound of the culture” ha voluto far emergere le artigianalità musicali di otto compositori palermitani (Alberto Maniaci, Antonio Fortunato, Vito Mandina, Giuseppe Ricotta, Valentina Casesa, Simone Piraino, Girolamo Salerno, Giovanni Di Giandomenico) a cui è stato chiesto di creare altrettanti brani inediti che sono stati eseguiti dalla Palermo Classica Symphony Orchestra diretta dal maestro Carmelo Caruso. La serata si è conclusa con la premiazione di Valentina Casesa e Simone Piraino al 3 posto ex equo, di Girolamo Salerno al 2 posto e di Antonio Fortunato e di Giovanni Di Giandomenico al 1 posto ex equo.
I brani tutti splendidi rispecchiavano il sentire dei loro autori verso la città di Palermo, in particolare il brano di Di Giandomenico intitolato “Canti delle prede” , ispirato al film-documentario “Prove d’orchestra” di Federico Fellini rappresenta un delicato intreccio di tensioni e forze, talvolta complici e costruttive, altre contrastanti e distruttive. Attraverso la sua composizione, la sua sensibilità, Di Giandomenico racconta questo delicato equilibrio, in cui l’ascoltatore è forzato ad un continuo mutamento del suono e della sua percezione. E’ il canto di una preda che sfugge al suo assalitore, un canto aereo ed impossibile da arrestare. Palermo viene rappresentata dal brano di Di Giandomenico. Una città che vuole farsi sentire ed urla contro tutto ciò che non è amore.

