PALERMO – Non voleva rassegnarsi alla fine della loro storia, al punto da perseguitare la sua ex trasformando la sua vita in un incubo. Pedinamenti e appostamenti, però, avvenivano – come ha ricostruito la polizia – nelle ore in cui l’uomo doveva essere al lavoro.
E’ così scattata la denuncia per stalking e truffa nei confronti di un cinquantenne palermitano, che ogni mattina si recava in ufficio, timbrava il cartellino e poi, puntualmente, trovava il modo di rintracciare la sua ex compagna per seguirne ogni appostamento.
Invece di svolgere il proprio lavoro, quindi, l’impiegato assenteista raggiungeva la donna davanti casa o nei luoghi che frequentava, con la speranza di recuperare il loro rapporto. Centinaia gli sms e le telefonate accertati dagli investigatori che hanno ricostruito l’ennesima triste vicenda di stalking in città.
La donna si sentiva in una gabbia, non sapeva più cosa cosa volesse dire la libertà: dopo aver messo un punto alla relazione, era finita in un tunnel di pressioni psicologiche che l’hanno portata all’esasperazione e, infine, a raccontare tutto alla polizia.