PALERMO – Palermo, la Sicilia e non solo nella sesta edizione della «Settimana delle Culture», che quest’anno ha una forte connotazione internazionale, con numerosi eventi provenienti, non soltanto da varie parti d’Italia, ma da tutto il mondo: Giappone, Medio Oriente, Marocco, Ghana, Afghanistan, Olanda, Austria, Inghilterra, Sudan, Bulgaria. Per una manifestazione ricca di suggestioni che parlano le lingue di tutto il pianeta, in una perfetta sintesi che fa di Palermo un ideale ponte fra le molte culture che si confrontano e si arricchiscono vicendevolmente. E attenzione particolare ai diversamente abili e ai ragazzi, con diversi eventi loro dedicati.
Nell’edizione 2017 c’è, inoltre, una novità di rilievo: la «Settimana» durerà due settimane: dal 12 al 23 maggio, con una ricca anteprima già l’11 maggio. E questo, perché quest’anno, la città ha risposto con un forte entusiasmo: musei, teatri, band musicali, artisti, compagnie teatrali, associazioni sono al lavoro per dar vita alle tantissime iniziative in calendario, tutte autoprodotte dai singoli organizzatori e dislocate in diversi quartieri della città, dal centro storico alle periferie.
L’altra novità è il record assoluto di eventi culturali: quest’anno in cartellone ce ne sono ben 235, 52 in più rispetto alla scorsa edizione, quando ve ne furono 183: in programma mostre, concerti, spettacoli teatrali, passeggiate culturali, conferenze, presentazioni di libri, laboratori per bambini e molto altro, per una grande festa della cultura. Ancora una volta, protagonista sarà Palermo, i suoi luoghi, alcuni molto conosciuti, altri meno noti. Fra questi, c’è ad esempio il Castello di Maredolce, luogo-simbolo di una città dagli antichi splendori, che intende guardare al futuro non tralasciando la propria storia. Uno spazio di rilievo è, poi, quello dei Cantieri culturali alla Zisa, dove si terranno numerose iniziative in diversi padiglioni e nelle “botteghe”.
Promossa dall’associazione Settimana delle Culture, presieduta da Gabriella Renier Filippone, la «Settimana» è resa possibile grazie al lavoro di un comitato volontario e a titolo gratuito, composto da Gaetano Basile (tradizioni popolari, gastronomia, cibo da strada), Fosca Miceli (arte, in collaborazione con la professoressa Anna Maria Ruta), Clara Monroy (rapporti istituzionali), Massimiliano Marafon Pecoraro (rapporti con l’Università, Liberty), Maria Antonietta Spadaro (fotografia), Bernardo Tortorici di Raffadali (coordinamento dei progetti e oratori), Salvo Viola (coordinamento generale). Una manifestazione, organizzata grazie alla collaborazione con il Comune di Palermo, con l’assessorato regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, con la ex Provincia regionale di Palermo, con l’Università degli Studi e con molti partner privati.
Medaglia del Capo dello Stato per la sesta edizione della «Settimana». Anche quest’anno il prestigio della “Settimana delle culture” è stato riconosciuto – come nella scorsa edizione – dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, che, quale premio di rappresentanza, ha donato una medaglia alla sesta edizione della manifestazione. Nella lettera allegata, fatta pervenire dal Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica a Gabriella Renier Filippone, il Capo dello Stato ha anche fatto giungere l’augurio per il successo dell’iniziativa.
I numeri della sesta edizione. 235 iniziative in cartellone: 27 mostre fra pittura, scultura e fotografia, 17 spettacoli teatrali, 36 fra concerti e spettacoli di danza, 26 laboratori, 25 fra presentazioni di libri, conferenze o dibattiti, 44 visite guidate e passeggiate culturali, 14 fra film, documentari e video installazioni, 12 cori, 5 reading, 4 mostre di artigiani, 4 show cooking e cookingclass, 2 streetfood e gastronomia arabi, 2 esposizioni di lavori artigianali realizzati dal vivo, 2 performance fra musica, danza e pittura, una mostra di teli dipinti ed elementi del carretto e 14 altre iniziative. Un centinaio i luoghi che ospiteranno le iniziative in programma. Circa 900 le persone che a vario titolo lavorano alle varie manifestazioni della “Settimana delle culture 2017”.
I luoghi. Questi i luoghi della «Settimana»: Aeroporto Falcone – Borsellino, Agricantus, Archivio studio Fernandez, Archivio storico comunale, Associazione Bobez, Associazione Elementi, Associazione Italia Nostra, Biblioteca comunale Casa Professa, Biblioteca Francescana, Biblioteca dei Bambini e dei Ragazzi, Cantieri culturali alla Zisa, Cantunera fucina culturale, Cappella delle Dame, Cappella dell’Inconorazione, Casa Natura, Casa Professa, Castello di Maredolce, Castello di Trabia, Catacomba di Porta d’Ossuna, Catacomba di San Michele Arcangelo, Catacomba di Villagrazia di Carini, Chiesa del Piliere, Chiesa di San Francesco Saverio, Chiesa di San Domenico, Chiesa di San Giorgio dei Genovesi, Chiesa di San Mattia (Ex Noviziato dei Crociferi), Chiesa Santissimo Salvatore, Chiesa di San Giuseppe dei Teatini, Chiesa di Santa Maria della Pietà alla Kalsa, Spasimo, Cimitero Acattolico degli Inglesi, Cinema Rouge et Noir, Cineteatro Lux, Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini, Cabaret Convento, Emergency, Ex Fabbriche Sandron, Fonderia Oretea, Ex Real Fonderia alla Cala, Forme d’Arte isola di cibo e cultura, Galleria Athena, Galleria d’Arte Moderna GAM, Garzilli 26 residenza d’artista, Istituto Alberghiero Pietro Piazza, Istituto Gonzaga, Istituto comprensorio statale Giovanni XXIII Piazzi, Istituto dei Ciechi, Istituto Padre Messina, L’altro arte contemporanea, Libreria del Corso, Libreria Mondadori, Libreria Macaione, Museo del Vino, Magneti Cowork, Mercato del Capo, Mercato della Vucciria, Mercato San Lorenzo, Museo Diocesano, Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, Museo Riso, Oratorio dell’Immacolatella, Oratorio di San Giovanni Decollato, Oratorio di San Lorenzo, Oratorio di San Mercurio, Oratorio di Santa Cita, Orto Botanico, Palazzo Abatellis, Palazzo Branciforte, Palazzo Chiaramonte (Steri), Palazzo delle Aquile, Palazzo Palagonia, Palazzo Reale, Palazzo Sant’Elia, Palazzo Ziino, Palazzo Zingone Trabia, Piazza Pretoria, Piazza Rivoluzione, Piazza Sant’Anna, Piazza San Domenico, Piazza Vittoria, Quarto Tempo, Quattro Canti, Ridotto dello Spasimo Brass, Rifugio antiaereo piazza Pretoria, Real Albergo dei Poveri, Real Teatro Santa Cecilia, Società Siciliana per la Storia Patria, Sorgente del Gabriele, Teatro Brancaccio, Teatro Ditirammu, Teatro Massimo, Teatro di Verdura, Teatro Mediterraneo Occupato Tmo, Università degli Studi, Villa Gravina, Villa Niscemi.
L’anteprima giovedì 11 maggio. La “Settimana delle culture” sarà preceduta giovedì 11 maggio da una ricca anteprima, che comincerà alle 17,30 nella Sala Pompeiana del Teatro Massimo, dove sarà inaugurata la mostra “Artisti e artigiani di eccellenza”, esposizione di costumi di scena del Teatro Massimo, realizzati dalla Sartoria di Palermo, con in mostra figurini dagli Anni Quaranta agli Anni Settanta e foto di scena, presentata dall’Associazione Amici del Teatro Massimo. Ideazione e organizzazione sono di Gloria Martellucci, con la collaborazione di Anna Tedesco. Segue una tavola rotonda nella Sala degli Stemmi. Dalle 19,30 all’una di notte protagonista sarà piazza Sant’Anna, dove è in programma “Plazer Festival 2017”:musica live & dj set, organizzato dall’Associazione Badside in collaborazione con l’Associazione Transea Piazza Sant’Anna. Il Plazer proseguirà anche venerdì 12 maggio, sempre dalle 19,30 all’una di notte. E alle 21 al Real Teatro Santa Cecilia si terrà il concerto “Samba Tango e Noi”: la cultura brasiliana, argentina e siciliana in un armonico abbraccio. Armonica Giuseppe Milici, chitarra e voce Vincenzo Palermo, voce Juan Carlos Ghioldi, basso Gianni La Rosa e batteria Giampaolo Terranova. Contributo 10 euro.
L’inaugurazione di venerdì 12 maggio. L’inaugurazione della «Settimana delle Culture» sarà venerdì 12 maggio, alle 17 a Palazzo Sant’Elia. La manifestazione sarà aperta ufficialmente dalla Corale San Sebastiano della Polizia Municipale, diretta da Serafina Sandovalli. Seguirà il saluto delle Autorità e quindi la Corale del Sorriso “I ragazzi speciali”,diretta dai maestri Daniele Restivo e Pia Tramontana. Sempre a Palazzo Sant’Elia sarà esposto un grande pannello in ceramica raffigurante i magistrati Falcone e Borsellino, realizzato dall’artista Giuseppe Gerbino.
A seguire saranno inaugurate sei mostre: Nel piano nobile O’Tama e Vincenzo Ragusa: un ponte tra Tokyo e Palermo, mostra di pittura, scultura e arti applicate a cura di Maria Antonietta Spadaro: l’esposizione vede in mostra opere della pittrice O’Tama Kiyohara e dello scultore Vincenzo Ragusa, che costituiscono nella storia dell’arte del nostro Paese due importanti figure, promotrici del precoce giapponismo fiorito a Palermo, quando erano ancora in pochi, negli anni 80 del sec. XIX, in Europa, ad accostarsi con passione alla cultura e all’arte nipponiche.
Nella cavallerizza, Genera/Azioni – I Pecoraino: Aldo, Mario, Giusva e Martina,mostra di pittura e scultura a cura di Anna Maria Ruta: la mostra racconta la vicenda artistica e intellettuale dei due fratelli, Aldo e Mario Pecoraino, protagonisti tra gli altri e nel loro tempo, della difficile rinascita della vita artistica e culturale post bellica, insieme all’eredità culturale raccolta dalle figlie Giusva e Martina. Un confronto fra linguaggi, poetiche, immaginario. Esposte circa trenta opere: due generazioni che si specchiano, unite anche dal loro legame con l’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove hanno studiato e insegnato e dove, anzi, Giusva e Martina ancora insegnano.
Al piano terra, Essenza. Due artisti contemporanei che dialogano con linguaggi differenti: le sculture lignee retroilluminate di Peter Demetz e le tele recuperate di Raimondo Ferlito, a cura di Giacomo Fanale, con le associazioni: I.D.E.A.hub; Dietro Le Quinte (CT); Volo; Rotary Palermo Est, “Studio Fanale arte architettura”. Un modo diverso di intendere il supporto materico e, nello stesso tempo, la sulfurea esigenza di affrontare il contemporaneo.Con il contributo dei ragazzi delle classi di design del Liceo artistico Catalano, che hanno collaborato all’allestimento e illustreranno la mostra ai visitatori.
Tre mostre saranno inaugurate nella Sala delle Capriate: Fragmenta. Artisti a confronto: mostra collettiva di pittura a cura di Anna Maria Ruta con opere di Matteo Amodei, Franco Andolina, Anna Maria Asaro, Simona Cavaglieri, Cosimo D’Amico, Angelo Denaro, Francesca Di Chiara, Giampietro Di Napoli, Ivana Di Pisa, Ester Di Stefano, Nicola Figlia, Pupi Fuschi, Antonino Gaeta, Nino Gambino, Luciano Grasso, Marcello Insinna, Marialuisa Lippa, Danilo Maniscalco, Lorenzo Mattone, Francesco Miceli, Antonio Nuccio, Elena Pagani, Francesca Pagliaro, Paola Parlato, Oliva Patanella, Mariella Ramondo, Linda Randazzo, Cinzia Romano La Duca, Giovanni Russo, Umberto Signa, Nicoletta Signorelli, Pietro Tallarita. Progetto di allestimento a cura di Fosca Miceli. Sempre nella Sale delle Capriate, Contrasti. Progetti di fotografia, mostra collettiva di fotografia di: Associazione Amici della Fotografia, Associazione Enzo La Grua, Franco Casonato, Giuseppe Mazzola, Giuseppe Peritore, Ruggero Tomasino, Loris Viviano. A cura di Fosca Miceli e Paola La Scala. Ancora nella Sala delle Capriate, Un ponte verso la Sicilia, mostra di pittura di Desi Deneva, Jordan Jordanov, Yana Kostadinova, Tsvetelina Rusalieva, Deyan Valkov, a cura di Emiliya Mihaylova. Gli autori, tutti artisti bulgari, sono ben noti sia in Bulgaria che in diversi Paesi europei, avendo partecipato a numerose mostre collettive e Personali in patria e all’estero. Le opere in mostra sono appositamente realizzate per questa esposizione.
Sempre venerdì 12 maggio le iniziative della Settimana delle culture prendono il via già dal mattino. Alle 10, nella Bottega 1 dei Cantieri Culturali alla Zisa si potrà visitare Unità nella diversità,spazio espositivo di oggetti, prodotti e street food del Mondo Arabo, promosso dall’Associazione culturale A.C.M.O. Dallo stesso orario, nella Bottega 5, l’inaugurazione della mostra di arti visive “Gatti miei”, dedicata al mondo dei gatti e a cura di E.DI.GA (Ente difesa gatti). Esposte fotografie, pittura, disegno e scultura sul tema dei piccoli felini. Partecipano giovani artisti per lo più provenienti dall’Accademia delle belle arti, ma anche artisti affermati come Nicolò D’Alessandro, Maria Colletti e Pietro Tallarita e grandi nomi della fotografia come Franco e Corrado Lannino, Toti Bello e Grazia Bucca.
Sempre ai Cantieri culturali alla Zisa, nello Spazio tre Navate, la manifestazione “Il Marocco Tra Voi”. Si comincia alle 10, con“Galleria fotografica sul Marocco”, mostra artigianato e degustazione gastronomia marocchina; alle 10.30 il seminario “Opportunità e prospettive d’interscambio economico – Marocco/Sicilia”, alle 12.30 degustazione di piatti tipici marocchini; dalle 16 alle 21 tavola rotonda di promozione turistica, proiezione dei video “Le beau Maroc” e “Economia marocchina”. L’iniziativa è organizzata dal Consolato Generale Del Regno del Marocco e dal Fo.DO.M.I. (Forum delle Donne Marocchine in Italia). Alle 17 alla Fonderia Oretea inaugurazione della mostra di pittura e fotografia “L’eleganza dei Florio”, a cura di Mauri Lucchese. Organizzata da U.C.A.I (Unione Cattolica Artisti Italiani). Alle 17.30, da Spazio Cultura Libreria Macaione in dialoghi di crescita civile. Simon Ergas presenta il libro di Laura Rodrìguez “A chi voglia ascoltare”. Dalle 19,30 all’una di notte protagonista sarà piazza Sant’Anna, dove è in programma “Plazer Festival 2017”:musica live & dj set, organizzato dall’Associazione Badside in collaborazione con l’Associazione Transea Piazza Sant’Anna.
Il ricordo delle vittime della strage di Capaci 25 anni dopo. Un altro momento particolare sarà il 23 maggio, con una serata interamente dedicata al ricordo del giudice Giovanni Falcone e delle vittime della strage di Capaci. Non è un caso, infatti, che quest’anno la Settimana delle culture si concluda in quella data: un giorno-simbolo che lega la cultura con la legalità e con la memoria, nella consapevolezza che non vi può essere cultura se si dimentica il contributo dato da quanti si sono sacrificati nella lotta alla mafia, per rendere Palermo e la Sicilia libere dal giogo di Cosa nostra. La sera del 23 maggio, alle 21, al Real teatro Santa Cecilia è in programma “Il profumo dei limoni 25 anni dopo”, concerto di Aida Satta Flores, dedicato a Giovanni Falcone. Al cineteatro Lux, alla stessa ora andrà in scena “Ribelle”, spettacolo teatrale nell’anniversario della strage di Capaci, su testi e regia di Orazio Bottiglieri. Tutto il programma dell’edizione 2017 sul sito www.settimanadelleculture.it
Gli interventi istituzionali. Con questa VI edizione – sottolineano il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano – la Settimana delle Culture si conferma evento di punta della vita culturale della nostra città. Palermo prosegue il percorso di rilancio culturale avviato negli ultimi anni che, anche grazie a questo prestigioso evento, ci ha portato ad essere Capitale Italiana della Cultura nel 2018. Anche quest’anno un ricchissimo calendario di eventi che raccoglie le tante anime creative di Palermo, e che si anima in modo capillare sul territorio cittadino aprendo numerosi siti alla cittadinanza, trasformando la città tutta in un polo culturale diffuso. La Settimana è un esempio virtuoso di attivismo civico e di collaborazione interistituzionale,e ci rende orgogliosi di esserne parte. Un progetto di crescita civile attraverso le attività culturali ed attraverso l’intendimento che la cultura, in una realtà complessa come Palermo in un’epoca globalizzata, non può che essere letta ed esercitata in un’accezione plurale,attenta alle molteplicità di cui si compone oggi il nostro vivere insieme.
Anche quest’anno la Settimana delle Culture arricchirà Palermo di tante iniziative sotto il segno della pluralità di espressione – sottolinea l’assessore regionale ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio – e della volontà di rendere questa città un museo diffuso favorendo la costruzione di un sistema culturale integrato per la piena fruizione dei nostri tesori. Palermo “Capitale della Cultura italiana per il 2018”, con il suo straordinario patrimonio di stratificazioni e contaminazioni di linguaggi e forme è sempre più una meta fortemente attrattiva dei flussi turistico culturali. Dobbiamo saper cogliere questo momento e interpretare con nuova vitalità il ruolo che la Sicilia storicamente ha avuto quale ponte tra oriente e occidente e luogo di convivenze, ieri come oggi, tra culture differenti. Città aperta all’incontro e “plurale” per definizione, vocazione e identità, Palermo è il contesto più stimolante per accogliere questa importante iniziativa. Perché oggi i luoghi della cultura hanno il ruolo di custodire il proprio patrimonio e di educare i cittadini a curare e valorizzare la propria eredità culturale comunicandone i valori, le storie, le idee ai visitatori di tutto il mondo. La capacità di “fare rete”, lo scambio collaborativo tra istituzioni pubbliche, privati e associazioni che la “Settimana delle culture” ha messo in gioco è la chiave vincente per promuovere la conoscenza dei nostri tesori avvicinando a una fruizione consapevole e partecipata anche il pubblico più giovane o quella fascia di popolazione meno abituata a visitare i luoghi della cultura. Credo sia questo il valore del progetto a cui aderiamo con convinzione: riuscire a generare dalla cultura e dalla valorizzazione del patrimonio culturale modelli innovativi di sviluppo e di crescita sociale ed economica per il bene comune dei cittadini e dei potenziali visitatori.
La Settimana delle Culture, giunta alla sua sesta edizione – afferma il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari – è ormai uno degli appuntamenti più rappresentativi e seguiti della Città, non solo per il gran numero di manifestazioni ed eventi, a cui si potrà assistere in tantissimi luoghi di Palermo, tra cui il nostro Ateneo. Accolgo con entusiasmo questo ricchissimo e variegato calendario di iniziative che offre alla comunità numerosi spunti di riflessione e sottolinea il desiderio della Città di fare e proporre cultura, di valorizzare le ricchezze artistiche e architettoniche del territorio così come i valori di impegno civile che Palermo e l’Università esprimono nel concetto, a me caro, di Palermo Città Universitaria. L’Università per una Città è infatti un bene collettivo, una risorsa della collettività in connessione con il sistema urbano, coinvolto nella sua vita e vivo. La partecipazione dell’Ateneo a questa iniziativa conferma il nostro ruolo di luogo di cultura e alta formazione, in cui sono valorizzate quelle azioni che rappresentano il segno più evidente e spesso anche più attraente della presenza universitaria sul territorio. La cultura con questa iniziativa è sempre di più bene comune, fattore di coesione e non di divisione, fondata sull’apertura, sull’ascolto e sull’inclusione, antidoto straordinario, forse unico, alla violenza e ai fondamentalismi di ogni genere. Cultura, condivisione e impegno sono i segnali espressi in modo inequivocabile da questo appuntamento che cresce di anno in anno e investe su valori fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio.
“È con piacere e orgoglio – spiega Gabriella Renier Filippone, presidente della Settimana delle Culture – poter presentare la guida alla VI edizione della Settimana delle Culture, che quest’anno da una settimana impegna 13 giorni per poter distribuire 240eventi, cercando di non sovrapporre i progetti. La città ha risposto con entusiasmo, molte iniziative sono arrivate non solo da Palermo,ma da tutta Italia e anche dall’estero (Austria, Bulgaria, Inghilterra, Marocco, Sudan,Ghana, Giappone, Svizzera, ecc.).
Gli eventi proposti sono a carico dei richiedenti, la nostra Associazione si impegna ad assegnare i luoghi e a progettare tutta l’organizzazione e comunicazione. Tutta la città conterrà i nostri progetti, mostre di pittura, scultura, fotografie, concerti, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, visite guidate e molto altro ancora. Luoghi poco conosciuti o dimenticati, che noi vogliamo siano aperti ai visitatori. Siamo orgogliosi anche della partecipazione di diverse comunità etniche, i ragazzi speciali,i diversamente abili e una particolare attenzione alle scuole e all’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro. Sosteniamo le istituzioni, perché le istituzioni devono sostenere la nostra vita. Non avremmo mai potuto immaginare che la nostra idea potesse trasformarsi in una manifestazione di così grande rilievo culturale e coinvolgere decine di migliaia di interessati. Ognuno deve contribuire a rendere sempre di più: Palermo Capitale della Cultura.