Torrisi: "Non ci piegheremo |alle forzature esterne" - Live Sicilia

Torrisi: “Non ci piegheremo |alle forzature esterne”

Interrotti i lavori di voto a Misterbianco.  Per Torrisi, candidato alla segreteria provinciale "Non è un fallimento ma la dimostrazione che chi vuole guidare questo partito domani deve riconoscere chi fa parte realmente è convintamente di questa forza politica". Raia: "Qualcuno sta facendo inquinamento del congresso"

Verso il congresso del PD
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CATANIA – “Il vero popolo del partito democratico non si piega alle forzature esterne ma sa reagire rivendicando orgogliosamente il suo protagonismo nella scelta del prossimo gruppo dirigente”. Dichiara Jacopo Torrisi, candidato alla segreteria provinciale del Pd. “Nei circoli in cui si è già votato, ma anche a Misterbianco dove si tornerà a votare sabato prossimo, ho sentito forte l’apprezzamento per il grande lavoro che stiamo cercando di fare nella ricostruzione di un partito democratico a Catania e provincia, sempre troppo assente. L’interruzione dei lavori di oggi non è un fallimento ma la dimostrazione che chi vuole guidare questo partito domani deve riconoscere chi fa parte realmente è convintamente di questa forza politica e dialogare con chi vuole entrare democraticamente a farne parte. La mia candidatura – conclude Torrisi – sposata dalle più diverse anime di questo partito, è la dimostrazione che solo uniti possiamo incidere in questo tessuto sociale. Il vantaggio che accompagna il mio nome mi spinge con entusiasmo ad andare avanti cercando di allargare il più possibile il progetto e i suoi sostenitori”.

Il deputato regionale Concetta Raia denuncia giochi “sporchi”: “Il Pd è un partito serio, è deplorevole che qualche signore delle tessere stia facendo operazioni di inquinamento del congresso che si sta volgendo. Da trent’anni possiedo la mia tessera e non ho mai visto quello che è successo oggi, soggetti esterni che stanno agendo per fare un’opa, la loro scalata ostile nel partito. Lo voglio dire chiaramente chiunque stia lavorando per far diventare il partito qualcos’altro faccia un passo indietro e deponga le armi. Io farò tutto il possibile secondo i metodi democratici perché si ristabiliscano le regole. Il Pd non è mai stato il partito delle tessere, chi vuole entrare è il ben venuto, ma rispetti le regole e non si presenti per una tessera provenendo da un altro partito, perché questo non è credibile”.

 


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