MESSINA- Il traffico di droga tra Catania, Messina e le Eolie: 5 condanne, 5 rinvii a giudizio e 14 patteggiamenti. Il procedimento penale scaturito dalla operazione Ice Pool, della Guardia di Finanza di Messina, è stato discusso oggi davanti al gup Antonino Genovese. Hanno patteggiato la pena: Massimo Taranto, un anno e 4 mesi; Salvatore Recupero, 5 anni; Salvatore Torre, 8 mesi; Santino Taranto, 5 anni; Alessandro Cucinotta, 1 anno; Carmelo Le Mura, 1 anno e 4 mesi; Antonino Starvaggi, 5 anni; Paolo Lisa, 3 anni e 6 mesi; Francesco Isaja, 4 anni; Francesco Zaccone, 1 anno e 10 mesi; Cristian Delosa, 3 anni e 2 mesi; Salvatore Cipriano, 4 mesi; Antonino Trovato, 3 anni; Antonino Filetti 3 anni e 2 mesi. Pena sospesa per Massimo Taranto, Zaccone e Cipriano. Cinque le condanne con l’abbreviato: Giovanni Di Stefano, 3 anni e 4 mesi; Monica Fratto, 1 anno e 10 mesi, pena sospesa; Lorenzo Genovese, 3 anni; Federico Rando, 1 anno e 8 mesi, pena sospesa; Carlo Taranto, 4 anni. Assolto, perché il fatto non sussiste, Antonino Bonaffini.
Infine sono stati rinviati a giudizio al 12 aprile davanti al Tribunale di Barcellona Samir El Harran, Pasqualino Eni e Giuseppe Marchetta, mentre sono stati rinviati a giudizio al 7 giugno davanti al Monocratico, Nicola Formica e Fabio Giovanni Picciolo. L’operazione “Ice pool” scattò il 3 aprile 2012, dopo 4 anni di indagini della Guardia Di Finanza del Comando provinciale di Messina, l’impegno di due magistrati, i sostituti procuratori, della Dda, Vito Di Giorgio, e della Procura ordinaria, Fabrizio Monaco. Ventitrè le ordinanze di custodia cautelare che stroncarono, un fiorente traffico di sostanze stupefacenti, cocaina in particolare, attivo tra Catania, Messina e le isole Eolie. In particolare – secondo l’accusa – la droga viaggiava nella cella frigorifera di un furgone che trasportava il pesce surgelato di una ditta, la Iceberg Srl (originariamente denominata Gelo Sud Srl) di Torregrotta. Con una vasta rete di complicità- stabilirono le indagini – la droga veniva smistata nelle isole Salina e Vulcano. Maggiori canali di approvvigionamento erano Catania e Milazzo. Anche da Messina la droga raggiungeva le isole. Base operativa in città era una sala biliardo del villaggio Zafferia, che a sua volta si riforniva al rione Mangialupi.