Tragedia al largo di Lampedusa| Il bilancio dei morti sale a 29 - Live Sicilia

Tragedia al largo di Lampedusa| Il bilancio dei morti sale a 29

Il barcone con oltre seicento migranti a bordo intercettato nella notte fra venerdì e sabato a 68 miglia di Lampedusa, secondo fonti maltesi, trasportava nella stiva 29 persone decedute a causa delle esalazioni tossiche nella stiva. Fermato il presunto scafista a Messina.

Immigrazione
di
3 min di lettura

Aggiornamento 20 luglio
Sono 29 e non 18 i cadaveri trovati nella stiva del barcone soccorso ieri nel Canale di Sicilia e trainato a Malta dopo il trasbordo dei 566 migranti su una petroliera danese giunta oggi a Messina. Lo si apprende da fonti maltesi. Un’altra persona era morta ieri durante il trasferimento in motovedetta a Lampedusa.

La Polizia ha fermato a Messina il presunto scafista del barcone sul quale all’alba di ieri sono stati trovati morti per asfissia 19 migranti. L’uomo era tra le 400 persone giunte nel pomeriggio nella città dello Stretto sulla petroliera danese che ha partecipato ai soccorsi nel Canale di Sicilia.

(Ansa)

LAMPEDUSA – Un barcone con oltre seicento migranti a bordo è stato intercettato nella notte di venerdì a 68 miglia di Lampedusa. Lo scafo aveva lanciato verso le due di mattina il segnale di SOS. Il barcone è stato raggiunto da un mercantile che ha raccolto i profughi provenienti dalle coste libiche. Sul posto è accorsa pure una vedetta della Capitaneria di porto di Lampedusa. Al momento del trasbordo sul mercantile,nella stiva del barcone sono stati rinvenuti i cadaveri di 18 migranti, deceduti per le esalazioni di monossido di carbonio e altri tre passeggeri in condizioni disperate.

I soccorsi medici sono scattati seguendo le procedure del piano di contingenza sanitaria della Regione siciliana e dell’Oms. Uno dei tre migranti è deceduto durante le operazioni di soccorso. Altri due migranti sono stati ricoverati: uno di loro è mantenuto in terapia iperbarica al centro di soccorso di Lampedusa, l’altro è stato trasferito in un ospedale palermitano. Non sono ancora chiare le dinamiche del naufragio e non è stata decisa la destinazione del mercantile con i seicento migranti a bordo, che potrebbe scegliere come meta l’isola di Malta o il porto di Lampedusa.

Due migranti sono stati ricoverati nelle unità’ operative di Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera Civico. Uno in seconda rianimazione. L’altro migrante si trova al Policlinico dove è sottoposto a un trattamento di camera iperbarica. Entrambi sono in gravi condizioni per un avvelenamento da monossido di carbonio. Sono stati rinvenuti all’interno della stiva dell’imbarcazione. L’Azienda Ospedaliera Civico, diretta da Giovanni Migliore, rilancia e potenzia, dunque, il suo ruolo di punto di riferimento nella gestione delle emergenze e delle urgenze, coordinando la collaborazione multidisciplinare tra le unità’ operative, e con il 118.

Le 18 salme rinvenute nella stiva del peschereccio bloccato a 64 miglia a Sud di Lampedusa – area Sar di competenza maltese – sono state poi trasbordate su una motovedetta maltese che ha fatto rotta verso l’isola Stato. I migranti sarebbero morti per asfissia da monossido di carbonio. Sul mercantile greco che ha prestato i primi soccorsi si trovano invece 350-400 persone.

Le autorità maltesi hanno chiesto la collaborazione della Guardia costiera italiana, durante le fasi di soccorso a un barcone in legno di circa 25 metri, con a bordo oltre 400 migranti: si tratta dell’imbarcazione sulla quale poi sono stati trovati 19 morti. L’imbarcazione, secondo la ricostruzione della Guardia costiera, è stata avvistata in un tratto di mare al confine tra la Libia e Malta da un mercantile danese, che dopo aver raggiunto l’unità a recuperato gli occupanti. Su richiesta di Malta, che nel frattempo aveva assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso, la Guardia costiera italiana ha inviato sul posto due motovedette classe 300, partite da Lampedusa con a bordo personale medico del Cisom (Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta). Allo stesso tempo, la Centrale operativa di Roma ha dirottato sul punto altri 2 mercantili. Giunte sul posto, le motovedette della Guardia costiera hanno fornito aiuto e assistenza durante le operazioni di trasbordo dei migranti sulla nave danese. Tre di queste persone, in gravi condizioni di salute, sono state invece imbarcate sulle motovedette per essere trasferite d’urgenza a Lampedusa. Durante il tragitto, il medico imbarcato sulla motovedetta, ha constatato il decesso di uno dei tre migranti, mentre gli altri 2, una volta raggiunto il porto, sono stati affidati alle cure mediche a terra. Nel frattempo, i cadaveri di 18 migranti rinvenuti nella stiva del barcone sono stati recuperati e trasferiti a Malta da un pattugliatore maltese.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI