TRAPANI – Inizia una nuova settimana in casa Trapani, con ancora la delusione nel cuore per quello che poteva essere e che invece non è stato. Il derby perso malamente a Catania non ha messo a repentaglio quello che è l’obiettivo da perseguire per i granata da qui alla fine del campionato, ovvero la salvezza, anche se ha lasciato un po’ l’amaro in bocca il calo drastico della prestazione di Pagliarulo e compagni nei secondi 45 minuti del match del “Massimino”. Sono da leggere in questo senso le parole utilizzate da Serse Cosmi, il quale, attraverso il sito ufficiale del club, ha voluto ringraziare gli oltre mille tifosi del Trapani che hanno seguito la squadra da un capo all’altro della costa settentrionale della Sicilia, per far sentire il proprio sostegno ai giocatori nonostante gli evidenti problemi logistici, legati soprattutto al crollo del viadotto tra Tremonzelli e Scillato che ha reso ancor più impervia la via che ha portato i tifosi granata a Catania. Ed è per loro che Cosmi prova il maggior rammarico, visto che i grandi sacrifici fatti per seguire la squadra non hanno ricevuto, come meritato riconoscimento, un risultato positivo.
“Iniziando oggi una nuova settimana di lavoro per prepararci alla partita di sabato – ha esordito Cosmi – , fondamentale, come le altre, per raggiungere i nostri obiettivi, ritengo doveroso esprimere un ringraziamento, che non ho potuto fare nell’immediatezza della fine della gara contro il Catania, ai nostri tifosi che ci hanno seguito numerosi al “Massimino”, nonostante le difficoltà anche logistiche. Li ringrazio per come ci hanno incitato, per il sostegno che ci hanno dato anche nei momenti più critici, per l’immagine che hanno esportato della nostra tifoseria e della Città di Trapani, per la grande dimostrazione di maturità, quella che noi forse non siamo stati in grado di dimostrare altrettanto con la stessa continuità. I nostri tifosi hanno espresso a Catania, come negli altri stadi d’Italia, quello che è il bello del calcio – passione, amore per i propri colori, rispetto per la maglia -, al di là di ogni risultato sportivo. Ed è, per me, un ulteriore motivo d’orgoglio, che mi porta oggi a ritenere di avere scelto la Città e la Società giuste per fare calcio come ho sempre inteso e non sempre mi è stato possibile fare”.
