TRAPANI – Archiviare il derby perso malamente contro il Catania, smaltire la delusione e guardare avanti. Con questo spirito il Trapani prepara la sfida interna contro il Bari, un vero e proprio scontro salvezza contro una diretta concorrente, più avanti in classifica di quei tre punti che i granata contano di conquistare per avvicinare ulteriormente la fatidica quota 50.
Un impegno da non fallire, per evitare di essere risucchiati nei meandri delle zone a rischio della graduatoria. Contro i biancorossi pugliesi, di scena sabato al “Provinciale”, sarà la prima di sette finali da giocare con il coltello tra i denti, senza fare calcoli di sorta che rischierebbero di togliere concentrazione ai protagonisti che scenderanno sul terreno di gioco.
Ne è conscio Mattia Aramu, che rivolge lo sguardo proprio all’impegno contro i galletti di Nicola: “Il Bari è un’ottima squadra, tuttavia quella di sabato sarà una gara che dovremo provare a condurre noi, anche perché giochiamo davanti al nostro pubblico. Sotto il profilo personale, nelle ultime settimane ho avuto la possibilità di esprimermi al meglio. Adesso gioco più avanti rispetto a prima, in quella posizione di trequartista che esalta le mie qualità”.
Il folletto scuola Toro, poi, fa il punto alla vigilia del rush finale che mette in palio la permanenza nel torneo cadetto: “In queste ultime giornate abbiamo il dovere di provare a conquistare punti anche in trasferta, siamo padroni del nostro destino e questo ci permette di non guardare con assillo la classifica”. Infine, una considerazione sul proprio futuro: “Mancano ancora sette partite al termine del campionato, pensiamo a fare il bene del Trapani. Dopodiché arriverà il momento di pensare a quello che verrà”.