PALERMO- “Abbiamo chiesto provvedimenti concreti per tutelarci e denunciato quello che è successo alla polizia. Non è più possibile accettare episodi del genere”.
Fabio Genco, direttore della centrale operativa del 118 di Palermo, Trapani e Agrigento, è passato subito dalle parole ai fatti e, come aveva già annunciato il giorno stesso dell’aggressione ai medici e agli infermieri intervenuti allo Zen, si è rivolto alle forze dell’ordine e alla prefettura per chiedere più sicurezza.
“La nostra equipe è stata messa in pericolo”
“Si è trattato dell’ennesima aggressione subita dai nostri operatori, un nuovo gravissimo episodio in cui tutta l’equipe intervenuta è stata messa in pericolo. Alle nostre richieste il questore ha risposto con grande solidarietà e disponibilità e nei prossimi giorni vedremo come agire”.
“L’obiettivo – prosegue – è far sentire al sicuro chi fa il nostro lavoro, evitare traumi come quello che si è verificato pochi giorni fa, visto che le conseguenze emotive e psicologiche possono essere pesanti quanto quelle fisiche”.
“Il nostro soccorritore – aggiunge Genco – è demoralizzato e deluso, ma è già tornato al lavoro, nonostante ciò che ha vissuto sulla propria pelle. Anche l’infermiere a cui la folla ha stretto le mani al collo è già all’opera, ma sono entrambi molto amareggiati”.
“Ci rivolgeremo anche alla prefettura”
Dal racconto dell’aggressione subita dai sanitari allo Zen arriva la presa di posizione: “Non deve più accadere, nel nostro lavoro servono serenità e lucidità. E per la sicurezza ci rivolgeremo nei prossimi giorni anche alla prefettura. Vorremmo che le forze dell’ordine fossero messe in allerta nel momento in cui la situazione appare particolarmente critica, in modo che non sfoci in episodi come quello registrato pochi giorni fa”.
“Eventi non più tollerabili, che non trovano alcuna giustificazione – tornando ancora sulle aggressioni -. Nel caso specifico, non è minimamente contestabile nemmeno il ritardo dell’intervento, visto che l’ambulanza è arrivata in sette minuti e possiamo dimostrarlo. Nulla giustificherà mai la violenza e noi abbiamo bisogno di intervenire in sicurezza”, conclude Genco.