15 Agosto 2020, 15:25
2 min di lettura
A Tremestieri Etneo scatta la sfida per intercettare l’eredita politica dell’area tricolore. Con la discesa in campo di Guido Costa (sindaco nel decennio 1993-2003), al fianco del cattolico Santo Nicosia, la destra del comune etneo si spacchetta in maniera evidente. I Fratelli d’Italia (capitanati dall’assessore Sebastiano Caruso, Alessandra Cugno, Piero Cosentino e Alessio Firincelli) hanno deciso da tempo di militare nel campo opposto, dando continuità all’esperienza amministrativa nell’area di Santi Rando.
Una frattura che va oltre le tattiche di campanile e che si manifesta in un rimbalzo di simboli e motti. È lo stesso Guido Costa a palesare il processo in atto facendo sapere che sarà “il capolista della civica La destra siamo noi, un contenitore che punta a raccogliere l’elettorato che si riconosce nei valori che furono di Alleanza nazionale”. Una sottolineatura più che esplicita. E fa il paio con le incertezze di questi mesi del centrodestra. Alleanza che stenta a trovare, quasi ovunque, un percorso che possa mettere d’accordo tutte le componenti che governano assieme sia a Catania che alla Regione.
Il punto di Guido Costa. “Io sono tremestierese doc – dichiara – sono nato e cresciuto in questo paese ed è qui che ho deciso di vivere. Conosco bene questa comunità e le sue potenzialità. L’ho amministrata per 11 anni e in quegli anni sono state fatte cose importanti: dall’illuminazione pubblica, all’anfiteatro comunale (oggi abbandonato all’incuria), dal risanamento delle aree edificate abusivamente, alle opere di urbanizzazione. L’elenco è lunghissimo, ma chi mi conosce sa bene qual è stato il mio impegno e quali risultati sono stati raggiunti”.
Perché il ritorno in campo? “La mia vita politica, attiva, si era già conclusa. Ma ho sentito il richiamo del cuore che unito all’invito di amici e conoscenti mi hanno spinto ad offrire il mio contributo. Ho accettato – aggiunge – per spirito di servizio. Voglio mettere a disposizione la mia esperienza per la rinascita del paese. C’è tanto da fare, a cominciare dalle piccole cose. Gli anni da sindaco mi hanno insegnato che è con i piccoli interventi che si danno risposte ai cittadini. E sono le piccole cose che fanno la differenza. Ma occorre anche una visione del futuro. La politica non è improvvisazione, ma programmazione. Santo Nicosia è riuscito a mettere insieme una bella squadra e sono contento di farne parte anch’io”.
La squadra del candidato cattolico potrebbe aggiunge un’altra componente alla formazione. A quanto risulta, sarebbe in corso un tavolo di trattativa con Demos, il soggetto politico guidato in provincia da Emiliano Abramo e Pierangelo Spadaro, e nato nel cantiere solidale della Comunità di Sant’Egidio.
Pubblicato il
15 Agosto 2020, 15:25