Pedara, Fallica si ricandida: |"Con Barbagallo visioni diverse" - Live Sicilia

Pedara, Fallica si ricandida: |”Con Barbagallo visioni diverse”

Ecco chi lo sosterrà.

CATANIA – Antonio Fallica scioglie la riserva e decide di concorrere per il secondo mandato da sindaco di Pedara. Una scelta tutt’altro che scontata. Soprattutto dopo che la maggioranza bipartisan che lo ha sostenuto cinque anni fa, erede dell’esperienza amministrativa che aveva governato il paese con Anthony Barbagallo, si è spacchettata. Dallo scorso autunno, Fallica ha infatti perso la componente dem della coalizione, la stessa che nei fatti lo aveva indicato quale candidato primo cittadino. La recente rinuncia alla tessera per il 2020 del Pd è l’atto definitivo che ha sancito il divorzio non solo politico, ma anche e soprattutto umano, con il segretario regionale del partito di Nicola Zingaretti. 

Al suo fianco è rimasta la componente a destra della coalizione. La stessa che lo ha accompagnato nella fase più difficile del mandato: la gestione dell’emergenza Covid. E da lì Fallica intende ripartire. “Ricandidarmi vale quanto il naturale prolungamento del percorso iniziato nel 2015. Perché è normale che le scelte fatte nei primi cinque anni di mandato trovino completamento nel secondo”, annuncia il primo cittadino a LiveSicilia.

La squadra

“La mia è una scelta che viene da un consenso civico importante: da un un nutrito numero di cittadini convinto di continuare a battere su questa via”. Fallica svela le carte in mano: “Al fianco ho importanti esponenti civici rappresentativi del territorio, come anche il sostegno partitico di Fratelli d’Italia, che ha espresso vicinanza piena a questa mia candidatura”. 

Perché è franata l’intesa storica con Anthony Barbagallo? “A causa di due diverse modalità di vedere e gestire la macchina comunale”, dice Fallica. “Io ho sempre inteso la politica come servizio e come strumento per la buona amministrazione. Dall’altra parte c’è sì l’idea della buona amministrazione, ma connessa a scelte finalizzate quasi sempre al consenso immediato. Questo è un periodo di scelte che fanno male, ma sono doverose. E non si può decidere badando al dato elettorale. Non dimentico da dove provengo. Purtroppo, nel tempo, le cose sono cambiate. La politica è anche questo. Umanamente, però, ritengo che sia stato giusto tutto quello che ho fatto”. 

Il coronavirus

La pandemia da Covid ha colpito la comunità di Pedara due volte: con il lockdown, prima, e con un anticipo di seconda ondata, ultimamente. “Sì, abbiamo riscontrato 13 nuovi casi, ma che stiamo gestendo”, dice Fallica. “Il paese è stato esemplare tra marzo e aprile: ha saputo agire e rispettare le regole. Pedara ha dimostrato il valore dell’essere comunità. Seppur è legittimo lo spirito di chi vuole tornare a vivere, ora bisogna continuare con il rispetto delle indicazioni fondamentali: il distanziamento, le mascherine, l’igiene individuale. Dobbiamo superare responsabilmente questo pericolo”.

Fallica ragiona già all’agenda dell’eventuale secondo mandato. “La prima opera sarà concludere l’opera di risanamento economico. Abbiamo iniziato un percorso che si chiuderà nel 2021 assieme al piano di rientro su un debito da 4,8milioni di euro”. Da possibile salotto buono dell’Etna, Pedara soffre però alcune criticità che passano dalla non perfetta pulizia delle aree pubbliche: “Chiudendo la partita debitoria – aggiunge – il prossimo sindaco potrà ingaggiare in maniera efficace la lotta al degrado e puntare alla qualità dei servizi”.

Cantieri aperti

Ma ci sono anche delle opere in dirittura d’arrivo. “Il campo sportivo – annuncia il sindaco – dovrà essere pronto a fine settembre. La scuola Alcide De Gasperi sarà ultimata a dicembre, mentre sta per partire il bando per l’ampliamento della Monsignor Pennisi. Nel 2021 – conclude Fallica – ci sarà il bando per il rifacimento della scuola Faro in funzione dell’adeguamento alla normativa antisismica”. 

A Pedara si voterà per la prima volta con il maggioritario. E se Fallica ha sciolto la riserva, ora è l’area civica che ruota attorno al Pd a dover definire chi guiderà il cartello (l’ipotesi più accreditata resta quella di Alfio Cristaudo). Nuccio Tropi è il candidato del Movimento cinque stelle.

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