Tribunale del lavoro, ci sono | 28 mila pratiche in sospeso - Live Sicilia

Tribunale del lavoro, ci sono | 28 mila pratiche in sospeso

Il sindacato: "Urgente un faccia a faccia tra Tribunale e Amministrazione comunale sul problema dei locali"

Nota della Cgil
di
2 min di lettura

CATANIA. Ventottomila pratiche inevase ( lo stesso numero,quasi, di tutte le cause del settore civile del tribunale). Le cause di lavoro al Tribunale di Catania tardano ad essere esitate, con grave danno per i lavoratori, i singoli ricorrenti, le aziende e la collettività. Ma anche per gli stessi addetti ai lavori: dai giudici agli avvocati giuslavoristi. Le cause? Soprattutto da ricercare nella mancanza di personale. La Cgil di Catania chiede la costituzione di una speciale task force che aiuti il Tribunale ad affrontare l’enorme mole di lavoro sino a normalizzare il ritmo dei procedimenti, ma anche un confronto più fattivo tra il tribunale stesso e le istituzioni affinché si risolva l’annoso problema dei locali. Di questo si è parlato nel corso dell’incontro tenutosi tra il presidente del Tribunale del lavoro Fausto Castaldo, il direttore amministrativo Bernardo Rizzotti, il presidente dell’AGI ( Avvocati Giuslavoristi Italiani) Giuseppe Caltabiano, e il segretario generale della Camera del lavoro Angelo Villari, insieme al segretario confederale Giacomo Rota e al segretario della FP Cgil, Gaetano Agliozzo, e Giovanna Marù del Dipartimento giustizia FP CGIL.

“Il numero di magistrati non è purtroppo sufficiente. Questo è il primo motivo che determina i gravi ritardi al Tribunale del lavoro – spiega Villari-. Per questo chiediamo un gruppo di lavoro straordinario che possa letteralmente aggredire la mole di pratiche inevase. Quando poi il numero di cause in corso dovesse arrivare alla normalità, a quel punto sarebbe il caso di analizzare il reale fabbisogno e riorganizzare la struttura”. Ma lo stesso problema è legato alle figure amministrative. “Anche il numero di cancellieri addetti alle attività amministrative è insufficiente. Servono nuovi concorsi e nuove immissioni”, continua il segretario generale.

Ultimo problema affrontato nel corso della riunione tra i vertici del Tribunale del lavoro, quello dei locali che ospitano le attività. Il palazzo in affitto di via della Carvana è stato al centro di dibattito e polemiche che il sindacato ritiene debbano essere smorzate per affrontate il problema, e in modo da garantire economicità, funzionalità dell’immobile. L’obiettivo è lavorare per arrivare ad un unica struttura che ospiti tutto il sistema giustizia catanese. “Serve però- concludono in una nota Villari, Rota, Agliozzo e Marù- un urgente faccia a faccia tra l’amministrazione comunale e il tribunale su questo tema, e comunque su tutti i locali della giustizia. Anche gli spazi del lavoro sono importanti per una corretta tempistica delle cause. Il Tribunale del lavoro custodisce aspetti importanti del rapporto tra i cittadini che assicurano lavoro e cittadini che lo offrono, sempre più sotto la lente della legge. Oggi più che mai è necessario poter contare sulla certezza del diritto. E questo vuol dire anche tempi ragionevoli e condizioni di normalità”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI