Pioggia e grandine avvolgono l’Italia, ma l’estate non si ferma. E nemmeno la voglia di vacanze, che rende accessibili nuove opportunità di lavoro nei settori tipici della stagione: si va dal cameriere allo skipper, passando per settori apparentemente meno “estivi” come quello dei trasporti. Un breve “viaggio” tra le professionalità più richieste.
Secondo l’Osservatorio ‘InfoJobs’, piattaforma per la ricerca di lavoro online, i settori più appetibili per trovare lavoro in estate rimangono il turismo e la ristorazione, con 4 mila offerte. Lo scrive Wired. Dai dati di UnionCamere, proprio la ristorazione viaggia a un ritmo differente dagli altri settori, con oltre 100 mila assunzioni tra maggio e luglio. La ‘top ten’ delle professioni più ricercate: ai primi posti spiccano camerieri, cuochi e personale di cucina; seguono baristi, dirigenti nei servizi alberghieri, addetti al banco servizi di ristorazione, chef, e receptionist, mentre chiudono la classifica i dirigenti nella ristorazione e gli addetti alle pulizie in esercizi alberghieri.
Nello specifico, poi, le figure più richieste nel turismo sono quelle di hostess e addetti all’accoglienza, animatori per villaggi vacanze, scenografi, ballerini e tecnici audiovideo, insieme ai posti da responsabile villaggio, istruttore subacqueo, skipper e caddy master nei golf club.
Più possibilità anche per aspiranti infermieri, badanti e operatori socio sanitari, ma anche estetisti, parrucchieri, massaggiatori e personal trainer: con l’arrivo dell’estate la cura della persona diventa prioritaria, sia in termini estetici che assistenziali (ad esempio per via di partenze e conseguenti necessità di curarsi di familiari in difficoltà).
In ogni caso, fondamentali per far guadagnare punti sono gli aspetti ‘geografici’: la conoscenza di una lingua straniera e la possibilità di spostarsi anche lontano da casa. Quanto alla prima, non si tratta solo dell’inglese: proporzionalmente alla crescita del mercato turistico, cresce l’importanza di figure professionali che conoscano il russo, il cinese e l’arabo. La seconda, invece, è suggerita dai numeri: per quanto riguarda la distribuzione geografica, riporta ancora Wired, oltre la metà delle offerte di lavoro per l’estate 2019 si concentra in Lombardia (38,7%), Emila Romagna (14%) e Veneto (10%).
L’estate non ferma l’avvento del digitale, anzi, ne aumenta l’uso da parte dei tanti utenti più liberi di esplorare i social e cercare sulla rete come e quando regalarsi l’esperienza di una vacanza che si rispetti. Per questo, tra le figure professionali ricercate per la stagione ci sono anche i promotori di canali digitali: sono richieste la conoscenza delle piattaforme, la capacità di analizzare dati e tendenze e quella di “accompagnare” le strutture ricettive e della ristorazione in attività di comunicazione finalizzate.
Per i lavori estivi, le figure professionali cercate dalle agenzie per il lavoro sono inquadrate con contratti di lavoro in somministrazione: si tratta di una fornitura professionale di lavoratori qualificati con contratto a termine, da parte dell’agenzia del lavoro; l’obbiettivo, ovviamente, è quello di far fronte a bisogni temporanei da parte dell’azienda utilizzatrice. Diritti, tutele e retribuzione sono quelli tipici del lavoro dipendente previste dai contratti nazionali del lavoro per le singole professionalità, e la durata dei contratti solitamente è quella della stagione estiva (tre mesi), ma è anche prorogabile. In generale, oltre alla già menzionata conoscenza di lingue straniere, sono spesse richieste la disponibilità a lavorare in orari notturni e in giorni festivi, una certa flessibilità, la capacità di lavorare in team.