“Devis Mangia? Un colpo di fortuna”, così il presidente del Palermo Maurizio Zamparini su una delle svariate domande sul tecnico rosanero. In effetti potrebbe essere realmente così, un colpo di fortuna, anche se nel calcio bisogna andarci sempre cauti; basta poco per essere dei geni e basta niente per scendere sulla terra o sotto terra. Mangia questo lo sa, furbo ed intelligente l’allenatore del Palermo è forse un predestinato. Oggi pomeriggio, allo stadio Olimpico di Roma, Devis ha la possibilità di convincere tutti ma proprio tutti, anche i più scettici, e ammettiamolo che in fondo, quando Zamparini lo ha eletto allenatore del Palermo, una domandina sul perché di quella scelta ce la siamo fatta.
Contro la Lazio, il Palermo deve adesso cercare conferme: nel risultato, nel gioco, nelle motivazioni. Non sarà assolutamente facile, anche perché di fronte c’è una squadra di qualità che sa giocare a calcio, ma i rosa sono abituati alle imprese, ecco perché la speranza di vedere una grande prova del Palermangia c’è. Solito malanno, però: la “trasfertite cronica” che ormai attanaglia i rosa da anni, Zamparini prova a tracciare la strada: “Problemi in trasferta? Non è che abbiamo giocato male con l’Atalanta, che alla fine ha vinto con un solo tiro in porta in 90′. Il problema e’ l’atteggiamento con cui affrontiamo le partite in casa e quelle fuori, non siamo ancora un club di livello per questo, anche se non e’ una cosa facile. Contro la Lazio possiamo farcela”.
Al di là del solito grido di battaglia del patron, c’è da sottolineare un fattore importante che è l’atteggiamento, come dice Zamparini. In effetti è proprio vero, il Palermo di fuori casa deve cambiare proprio quello, l’atteggiamento, spesso remissivo e senza mordente, qualità che in trasferta devi sempre portare nel tuo zainetto.
Chissà se oggi cambierà qualcosa, chi non cambia è invece Mangia che confermerà la stessa formazione che ha sconfitto il Cagliari: Tzorvas quindi in porta, difesa con Pisano, Silvestre, Migliaccio e Balzaretti; a centrocampo Bertolo, Barreto, Della Rocca e Zahavi; in avanti Miccoli e Pinilla. Nella Lazio, Reja risponde con il 4-3-1-2, Marchetti tra i pali, retroguardia con Konkò, Diakite, Dias e Lulic; zona mediana Matazulem, Ledesma, Cana: trequarti con Hernanes alle spalle della coppia Klose-Cissè.
Nell’ultimo confronto all'”Olimpico” tra Lazio e Palermo, datato 6 marzo 2011, i biancocelesti si sono imposti con il punteggio di 2-0 grazie ad una doppietta di Sculli che “inaugurò” nel peggiore dei modi l’avventura di Serse Cosmi sulla panchina rosanero. Fu una serata triste, ma quella era tutta un’altra storia…
