Uil Pensionati: "La popolazione invecchia, anziani risorsa sprecata"

Uil Pensionati: “La popolazione invecchia, anziani risorsa sprecata”

Lo affermano i segretari Claudio Barone e Maria Pia Castiglione
TERZA ETÀ
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CATANIA – “A Catania, Adrano, Bronte, Giarre, Mascali, Paternò, Raddusa, Randazzo e Scordia abbiamo fatto incontro giovani e anziani per abbattere le barriere generazionali, per favorire quelli che abbiamo chiamato Percorsi di vita condivisa Un modo di scoprire le potenzialità di pensionati e pensionati, risorsa spesso sprecata in una provincia nella quale gli over 65 sono passati negli ultimi dieci anni dal 18.5 al 22 per cento sul totale della popolazione. E l’indice di vecchiaia, solo per citare un altro dato Istat, è schizzato dal 121 al 157 per cento”.

Lo affermano i segretari di Uil Pensionati Sicilia e UilP Catania, Claudio Barone e Maria Pia Castiglione, rivendicando maggiore “attenzione per la risorsa-anziani” e sottolineando quanto “ci sia bisogno di interventi per l’invecchiamento attivo “realizzati anche partendo da buone pratiche come il progetto, intitolato appunto Progetti di vita condivisa, che è stato organizzato con la nostra collaborazione da Adoc, Ada Con e Ada Catania su finanziamento della Regione”.

“Il confronto senza età – aggiungono Barone e Castiglione – è certamente utile agli anziani, ad esempio messi di fronte alla necessità di un’alfabetizzazione informatica che diventa sempre più urgente. Ma noi della UilP sappiamo pure quanto pensionati e pensionati possono essere di aiuto ai più giovani”.

E ancora: “Per questo, con il nostro leader nazionale ed ex segretario generale Uil Carmelo Barbagallo, abbiamo da tempo lanciato una campagna per chiedere alle istituzioni politiche il Servizio civile degli anziani attivi. Gli ambizioni operative? Dal tutoraggio scolastico alla formazione professionale, dal supporto alle persone senza fissa dimora all’assistenza ai più fragili, alla tutela ambientale”.

Per i segretari della UilP Sicilia e Catania, “le nostre comunità cambiano ma la rete sociale non si adegua abbastanza”.


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