Un 2015 ricco di colpi di scena | Solito protagonista: Zamparini - Live Sicilia

Un 2015 ricco di colpi di scena | Solito protagonista: Zamparini

Dalla consacrazione del duo Vazquez-Dybala all'undicesimo posto stagionale sotto la gestione Iachini. Poi le cessioni nel mercato estivo e un cammino altalenante in campionato con l'esonero e l'arrivo in panchina di Ballardini. Tanti avvenimenti, un solo mattatore: il patron.

il bilancio rosanero
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PALERMO – Quello che sta per concludersi per il Palermo di Maurizio Zamparini è un anno con il bilancio in positivo per i colori rosanero. Il club di viale del Fante può infatti ritenersi soddisfatto dei 365 giorni di questo 2015 che, con alti e bassi, ha riportato la squadra siciliana nell’élite del calcio nazionale. Per riassumere il 2015 del Palermo bisogna però individuare dei momenti chiave che hanno scritto, nel bene e nel male, la sua storia recente.

Il duo delle meraviglie e la salvezza. Il girone di ritorno della passata stagione è stato contraddistinto senza dubbio dal feeling fra i due attaccanti a disposizione di Beppe Iachini, Paulo Dybala e Franco Vazquez. Con loro i rosanero sono stati in grado di raggiungere una tranquilla salvezza anticipata (decisiva la vittoria in trasferta con l’Udinese per 3-1) e mettersi in evidenza nella successiva finestra di mercato. Sia Dybala che Vazquez, autori in due di più della metà dei gol della formazione rosa, finiscono inevitabilmente fra gli obiettivi dei top club della serie A e non solo. Nel gruppo di Iachini si fanno però notare tanti altri giovani protagonisti nel loro primo anno in serie A. Giocatori come Belotti, Lazaar, Chochev e Rigoni sono infatti i punti forti su cui il tecnico si Ascoli Piceno lavora e riceve in cambio ottimi risultati. A fine stagione la classifica recita un lusinghiero undicesimo posto con ben 41 punti totalizzati con la ciliegina sulla torta caratterizzata dalla vittoria all’Olimpico contro la Roma nella passerella finale. Zamparini alla fine può rinnovare il suo sodalizio con Iachini che diventa così il più longevo fra i tecnici sotto il vulcanico patron friulano.

Dybala e Belotti a Torino, arriva Gila. Il mercato estivo porta con sè l’addio ufficiale, già celebrato in pompa magna contro la Fiorentina al ‘Barbera’, a Paulo Dybala che vola alla corte della Juventus per una cifra vicina ai 40 milioni di euro. A raccogliere l’eredità della ‘Joya’ per tutti sarà dunque Andrea Belotti, ma le cose andranno diversamente. Il bergamasco, non trovando le dovute garanzie a livello tecnico, decide di prendere anch’esso la via che porta a Torino, stavolta però sponda granata. La cessione anche del ‘Gallo’ non entusiasma il popolo rosa che richiede a gran voce un degno sostituto ai pezzi pregiati ceduti. Dopo varie trattative concluse con un nulla di fatto (Araujo, Defrel, Campbell) a pochi giorni dal rintocco finale del mercato i rosa trovano l’accordo con Alberto Gilardino, di proprietà dei cinesi del Guangzhou e voglioso di tornare in Italia per conquistarsi un posto nella nazionale di Antonio Conte.

La partenza sprint e l’esonero di Iachini. La nuova stagione dei rosa, senza un vero attaccante di ruolo, parte col botto. Vittorie contro Genoa e Udinese con tanti nuovi giovani interessanti (Hjliemark, Trajkovski, El Kaoutari). Ma l’influsso positivo finisce in poco tempo e Iachini, dopo il pari col Carpi, trova quattro sconfitte di fila che portano il presidente Zamparini a mandare la squadra in ritiro come l’anno precedente. La vittoria con il Bologna al ‘Dall’Ara’ e il pari con l’Inter in casa sono però soltanto delle illusione visto che gli uomini di Iachini le prendono in sequenza anche da Roma ed Empoli. L’allenatore, messo alle strette per gli scarsi risultati dal presidente, al termine di due anni e mezzo di collaborazione trova l’esonero dopo la vittoria sofferta al ‘Barbera’ contro il Chievo.

Il ritorno di Ballardini e gli epurati. Come prima mossa per rimpiazzare Iachini, Zamparini richiama in Sicilia una vecchia conoscenza in panchina: Davide Ballardini. Il tecnico di Ravenna, dopo la positiva esperienza nel 2009, trova un pari prezioso alla prima contro la Lazio con un gol del giovane difensore Goldaniga, tra le note più liete di questo fine 2015. Dopo la sconfitta in casa contro la Juventus arriva però il match che segna negativamente il ritorno di Ballardini in Sicilia. Nella gara di Coppa Italia contro l’Alessandria i siciliani escono sconfitti, perdendo la possibilità di accedere agli ottavi di finale. La reazione del club vede tre giocatori (Rigoni, Maresca e Daprelà), rei d’aver giocato una gara senza mordente, esclusi dal progetto tecnico della società. Una pagina sicuramente negativa per il Palermo che chiude il suo anno con una sola vittoria per la gestione Ballardini (il 4-1 contro il Frosinone) e un altro ko, stavolta con la Samp di Montella, chiudendo in quintultima posizione con la zona retrocessione ad appena quattro punti di distanza.


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