AGRIGENTO – La sorpresa delle elezioni di Agrigento post Zambuto è sicuramente lui: Marco Marcolin, 57 anni, nativo di Montebelluna, provincia di Treviso, leghista, deputato in Parlamento e intenzionato a tornare ad amministrare un comune dopo essere stato in passato sindaco di Cornuda. Un leghista ad Agrigento è sicuramente un fatto molto insolito, ma Marcolin è stato spesso in vacanza nella città dei templi e afferma di voler prendere le redini di un grande comune della Sicilia, una “terra bellissima” per lui.
In recenti dichiarazioni il parlamentare leghista ha affermato che l’idea era nata per scherzo fra amici ma pian piano lo scherzo si è tramutato in un vero progetto di rilancio per la città di Agrigento, comune attualmente commissariato. Marcolin però non è l’unica sorpresa delle lezioni che si terranno in primavera. Dall’altra parte della barricata c’è Papa Madoke Diop, senegalese che “vuole ripartire dai più umili”. Oltre a lui una sfilza di candidati si è fatta avanti per la poltrona di primo cittadino di Agrigento: Giovanni Catalano, ristoratore, candidati sono il consigliere comunale Giuseppe Di Rosa, l’avvocato Enzo Campo e l’ex consigliere Andrea Cirino. Dopo la smentita della candidatura di Michele Nantele, si aspetta anche la scelta del candidato grillino per una corsa senza precedenti.