PALERMO – Il 27 luglio sarà il primo giorno di votazioni per l’elezione del nuovo Rettore all’Università di Palermo per il sessennio 2021/2027. I candidati a questo ruolo sono i camici bianchi Massimo Midiri, che che ha indicato per la carica di prorettore vicario Enrico Napoli, e l’ordinario di Igiene e medicina preventiva all’Università di Palermo, Franceso Vitale, che ha indicato per la carica di prorettore vicario Enrico Camilleri, ordinario di Diritto privato e Francesco Vitale.
I due candidati nel pomeriggio di ieri, nel cortile di Palazzo Chiaromonte Steri, hanno tenuto un dibattito pubblico, il primo ufficiale organizzato dall’ateneo in sede collegiale, i precedenti erano stati organizzati dai singoli dipartimenti o sigle sindacali e rivolto a docenti universitari, studenti del senato accademico, del consiglio di amministrazione, dei consigli di dipartimento, e anche al personale Personale Tecnico, Amministrativo e Bibliotecario.
I due aspiranti alla carica di Magnifico Rettore, nel corso del dibattito hanno dato larga visione dei loro programmi, con alcuni punti in comune le politiche di internazionalizzazione, didattica innovativa e sulla capacità di attrazione anche per gli studenti stranieri.
Massimo Midiri mira a un’università intraprendente, fortemente incentrata alla ripartenza della ricerca, come missione trainante nei confronti della didattica. Il suo appello è per “un Ateneo che offra conoscenza, biodiversità dei saperi, opportunità di lavoro, metodologie innovative e interattive, che rafforzi il rapporto con il territorio in modo da instaurare un’intesa tra le istituzioni e il mondo produttivo. Un Ateneo crocevia di incontri di Paesi e culture diverse, per dare ai ragazzi la possibilità di entrare in una università europea, con progetti, revisione di laboratori e innanzitutto sfruttare le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza,( Pnrr), tenendo conto di questo momento di criticità economica e sociale, per una crescita occupazionale, di istruzione e sviluppo tecnologico. Sfide, obiettivi e azioni per un Ateneo collaborativo, inclusivo e sostenibile”.
Francesco Vitale punta a una governance “partecipativa, concertativa e agile che faccia crescere il territorio e gli studenti con tecniche innovative, come il nuovo green deal, con l’obiettivo di trasformare l’azione scientifica e didattica in sostenibilità e vivibilità dei Campus. Ha chiaro il piano di intercettare adeguati fondi del Pnrr, per dare grandi opportunità alle nuove generazioni. Nel suo progetto la componente studentesca avrà un ruolo attivo, che dovrà essere valorizzata con innovazioni nell’assetto della vita universitaria. La didattica a distanza, in seguito all’esperienza maturata nei mesi scorsi e la disponibilità di risorse tecnologiche avanzate, dovrà arricchire e non sostituire la didattica tradizionale, aumentandone l’attrattività, la flessibilità e l’inclusività nei confronti di studenti lavoratori, portatori di disabilità, fuori sede, stranieri, e allo stesso tempo aprire la possibilità alla condivisione didattico-scientifica con docenti di altri atenei nazionali e internazionali attraverso attività seminariali e incontri mediatici dedicati”.
Entrambi, i candidati, Francesco Vitale e Massimo Midiri, si sono espressi all’unisono per il rilancio
della gestione amministrativa del Policlinico, per la riduzione del gap tra università del Nord e del Sud e la coesione tra le università del Mezzogiorno. Numerosi i docenti e i ricercatori partecipanti al pubblico confronto, che
hanno ribattuto alle proposte dei due candidati e fatto presente alcune problematiche dell’attuale Ateneo del capoluogo siciliano, facendo leva per un radicale cambiamento per volare alto.
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